venerdì 30 maggio 2003

Recensione NAVE FANTASMA

Recensione nave fantasma




Regia di Steve Beck con Gabriel Byrne, Julianna Margulies, Ron Eldard, Desmond Harrington, Isaiah Washington, Karl Urban, Alex Dimitriades, Emily Browning, Francesca Rettondini

Recensione a cura di Logan

Siamo di fronte all'ennesimo film dell'anno che promette di non farci dormire la notte, ma che al contrario riesce solo a farci sbadigliare. Alla cassa mi convinsi di comprare il biglietto per questo film perché notai sul manifesto il nome di uno dei produttori: Robert Zemeckis.

Purtroppo già dai titoli di testa capii che forse era meglio starsene a casa, credevo di aver sbagliato sala, sembrava l'inizio di una pellicola della Disney! Il film comincia con l'unica scena degna di nota e che qualche brivido lo trasmette: anno 1962 i passeggeri della nave da crociera itlaiana Antonia Graza si ritrovano a ballare sul ponte di notte quando improvvisamente il cavo d'acciaio che regge l'ancora viene sganciato e una volta teso attraversa tutti i presenti tagliandoli in orizzontale. Sarcasticamente mi ha ricordato l'amico samurai di Lupin (di cui non ricordo il nome), che con la propria spada tagliuzzava i nemici e solo dopo averla riposta nella fodera questi andavano in pezzi. Comunque scena sicuramente riuscita tanto che viene anche ripetuta durante il film, vista da inquadrature diverse, anche se forse era un passaggio che si poteva evitare.

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giovedì 29 maggio 2003

Recensione APOCALYPSE NOW REDUX

Recensione apocalypse now redux




Regia di Francis Ford Coppola con Marlon Brando, Robert Duvall, Martin Sheen, Frederic Forrest, Albert Hall, Sam Bottoms, Laurence Fishburne, Dennis Hopper, G.d. Spradlin, Harrison Ford

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

"This is the end..." sono queste le parole di apertura del film.

Un paradosso perché tutto comincia dalla "fine"; il titolo della canzone dei Doors a cui appartengono queste parole è appunto "The End". Ma anche "Apocalypse" significa fine: l'Apocalisse è infatti la fine dei tempi. Il tutto lascia supporre che il film racconti tragicamente la guerra e ne metta in luce i suoi lati più macabri e violenti, ma questa supposizione non si sposa appieno con il film stesso. Perché, se "Apocalypse Now" era già un film strano, nella sua versione "Redux" lo è ancora di più. Sinteticamente si potrebbe dire che "Apocalypse Now" è una critica alla guerra del Vietnam, ma sarebbe troppo riduttivo, perché è molto di più.

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martedì 20 maggio 2003

Recensione IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LE DUE TORRI

Recensione il signore degli anelli: le due torri




Regia di Peter Jackson con Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Sean Astin, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Orlando Bloom, John Rhys-Davies, Cristopher Lee, Andy Serkis, Liv Tyler, Miranda Otto, Brad Dourif, Bernard Hill, Karl Urban, David Wenham , Cate Blanchett, Hugo Weaving

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

Il sedici gennaio (con un mese di ritardo rispetto al resto d'Europa) è approdata sui grandi schermi di tutta Italia la seconda parte de: "Il signore degli anelli", sottotitolata "le due torri". E' il secondo dei tre capitoli previsti (e già girati), diretti da Peter Jackson, tratti dal romanzo (scritto nel 1954) dello scrittore inglese Tolkien. 860 milioni di dollari di incasso, 13 nomination e 4 oscar, fu questo il risultato ottenuto dal primo capitolo della trilogia "La compagnia dell'anello" ed era questa l'eredità che si portava dietro il secondo capitolo, tanto che non è azzardato definirlo come il titolo più atteso del 2003, nonostante sia arrivato solo a gennaio.

Ed è bene dirlo subito, "Le due torri " non delude, anzi sorprende perché era difficile realizzare un seguito dello stesso livello (se non migliore) del suo illustre predecessore. E sorprende anche, fin dall'inizio: infatti non c'è alcun riassunto iniziale dell'episodio precedente, la scena riprende direttamente da dove era finita, ovvero con Frodo e Sam alle prese con le montagne di Emyn Muil.

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Recensione FEMME FATALE

Recensione femme fatale




Regia di Brian De Palma con Antonio Banderas, Rebecca Romijn-Stamos, Eriq Ebouaney, Peter Coyote, Thierry Frémont

Recensione a cura di stefano76 (voto: 5,5)

Diretto da Brian De Palma, Femme Fataleavrebbe dovuto essere il ritorno del regista ad uno dei suoi genere preferiti, il thriller, genere cinematografico con cui, soprattutto all'inizio della sua carriera, aveva sfornato bellissimi film quali Vestito per uccidere, Omicidio a luci rosse, Il fantasma del palcoscenico. Purtroppo il tentativo è stato questa volta in gran parte fallito, confermando il periodo di stasi creativa che sembra stia attraversando De Palma.

La trama è di fatto difficile da raccontare, in quanto per buoni quarantacinque minuti di film sembra non seguire un senso logico. Laura Ash (Rebecca Romijn-Stamos) è una ladra che si infiltra, assieme a dei complici, nel palazzo di Cannes durante il festival del cinema, fingendosi una fotografa, con lo scopo di rubare i diamanti di un prezioso gioiello indossato da una modella. Dopo un conturbante incontro lesbico con la ragazza, le cose si mettono male: uno dei complici viene scoperto e gravemente ferito e Laura ne approfitta per fuggire con i diamanti, abbandonando i suoi compagni. A questo punto la trama si ingarbuglia: Laura, in fuga, viene scambiata per una ragazza identica a lei che nel frattempo si suicida. Laura ne approfitta per sostituirsi a lei e rifarsi una vita lontana da Parigi, ma gli impegni politici dell'uomo che ha sposato la costringono a tornare a Parigi, dove viene immortalata per caso da un fotografo (Antonio Banderas). Laura deve assolutamente recuperare quelle foto, ma la trama è destinata a ingarbugliarsi ulteriormente e a subire un'improvvisa e inaspettata virata...

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lunedì 19 maggio 2003

Recensione ALIEN

Recensione alien


Regia di Ridley Scott con Tom Skerritt, Sigourney Weaver, Veronica Cartwright, Harry Dean Stanton, John Hurt, Ian Holm

Recensione a cura di Logan

Film del '79 che ha lanciato un nuovo genere: il Fantahorror e che in fatto di bellezza non è ancora stato né replicato nè superato.

Un'ottima regia (R. Scott), che riesce a dare in breve tempo una caratterizzazione dei personaggi, e trasmettere allo spettatore emozioni miste a paura e ansia; dovuta anche al fatto che il mostro viene inquadrato nella sua completezza solo verso la fine, mentre durante il film il regista riesce nell'intento di spaventare lo spettatore.

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Recensione CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA

Recensione confessioni di una mente pericolosa


Regia di George Clooney con George Clooney, Julia Roberts, Drew Barrymore, Sam Rockwell, Brad Pitt, Matt Damon

Recensione a cura di Cristina3455

Film intelligente, thriller, e, nel contempo, specchio di un'epoca (gli anni '60 e '70) che aveva visto cambiare la società americana e con essa, di riflesso, tutto il mondo occidentale... con una visione della vita ed una libertà di costumi che ai nostri occhi, oggi, appare strana e lontana, caratteristica peculiare di un bizzarro, curioso e sicuramente emblematico periodo storico.

Tratto dall'autobiografia di Chuck Barris, ex presentatore e ideatore di famosi quanto dozzinali e "decadenti" programmi televisivi, che ispirarono però la televisione-spazztura di tutto il mondo, Barris rivela di essere stato per molti anni un killer al servizio della CIA, agente segreto non alla "James Bond", con licenza d'uccidere, ma un semplice sicario, assassino su commissione.

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mercoledì 14 maggio 2003

Recensione DARKNESS

Recensione darkness


Regia di Jaume Balagueró con Anna Paquin, Lena Olin, Iain Glen, Giancarlo Giannini

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

Dal gennaio scorso anche noi italiani abbiamo avuto il "privilegio" di poter recarci al cinema per vedere "Darkness", nuovo film horror diretto dal semisconosciuto regista spagnolo Balaguerò ("Nameless" è l'unico suo film noto). E dal Gennaio scorso noi italiani abbiamo anche il diritto di criticare "Darkness", in quanto rappresenta uno dei peggiori film horror degli ultimi anni. Già l'aggettivo "nuovo" gli sta molto largo: "Darkness", infatti, è un film riciclato dall'inizio alla fine (o quasi). Nell'ultima produzione di Balaguerò (e speriamo rimanga tale) l'originalità è stata del tutto bandita e la carenza di idee o di spunti "diversi" dal solito è cocente.

Se già il titolo non è il massimo dell'originalità la trama fa di peggio: la solita famiglia felice che si trasferisce (senza alcun motivo spiegabile) nella solita casa di campagna, naturalmente isolata dal resto del mondo. E "sorprendentemente", nella casa cominciano a verificarsi strani fenomeni. In sintesi, una storia già sfruttata e spolpata fino all'osso da circa un migliaio di altri film dell'orrore, alcuni dei quali anche ben riusciti ("The others" tanto per citarne uno dei migliori). Ma le scopiazzature di questo film nei confronti dei predecessori non finiscono qui: il padre comincia ad impazzire dopo il trasferimento ("Shining"), gli oggetti nella casa si spostano da soli ("Poltergaist"), la casa nasconde segni esoterici ("Lost souls"), alcuni anni prima la stessa casa è stata teatro di un massacro di bambini ("Haunting"), il bambino è il primo ad avvertire strane presenze ("The others") e si potrebbe continuare fino all'infinito a elencare le numerosi parti "già viste", che culminano nella scena in cui si vedono due bambini affiancati sull'attenti identici alle gemelle presenti in "Shining": offensivo per un cultore di film horror.

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mercoledì 7 maggio 2003

Recensione IO NON HO PAURA

Recensione io non ho paura




Regia di Gabriele Salvatores con Diego Abatantuono, Dino Abbrescia Aitana Sánchez-Gijón

Recensione a cura di stefano76 (voto: 8,0)

Basato sull'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti (che ha collaborato anche alla sceneggiatura), questo film segna il ritorno alla regia di Gabriele Salvatores, dopo l'interessante Denti. Regista dotato di un certo talento visionario, realizza con questa pellicola la sua opera forse più riuscita e compatta, che denota un'ormai raggiunta maturità artistica.

La storia è ambientata nella Puglia degli anni Settanta, in uno sperdutissimo e poverissimo paesino dell'entroterra, costituito da poche case e da sterminati campi di grano. In questo contesto vive Michele (Giuseppe Cristiano), il protagonista del film, un bambino di dieci anni che in quest'estate narrata dal film passa il suo tempo tra la quotidianità con la famiglia e i giochi insieme agli amici e vicini di casa. E' proprio durante uno di questi pomeriggi che Michele trova per caso un buco scavato nella terra vicino ad una cascina abbandonata, al cui interno ci trova rinchiuso un bambino della sua stessa età. Inizialmente Michele non si pone domande, anzi cerca di comunicare con il coetaneo prigioniero e di soddisfare le sue richieste, senza dire niente a nessuno di quella sua scoperta. Soltanto successivamente verrà a galla la sconvolgente verità...

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lunedì 5 maggio 2003

Recensione IL PIANISTA

Recensione il pianista




Regia di Roman Polanski con Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Julia Rayner, Jessica Kate Meyer

Recensione a cura di Cristina3455

Trattandosi di un film piuttosto complesso, prima di esprimere un qualsiasi commento, è sicuramente necessario un breve riferimento alla trama:

Varsavia, anni '30: Wladyslaw Szpilman, ebreo, è un'eccellente pianista che suona in un programma radiofonico.
Quando i nazisti invadono la Polonia, prendono avvio le persecuzioni contro gli ebrei e le terribili leggi razziali. La famiglia di Wladyslaw (i due anziani genitori, un fratello, due sorelle), è così costretta a trasferirsi in un ghetto.
Wlady, per qualche tempo, riesce ancora a lavorare come pianista in un cabaret, finché, dopo duri mesi di privazioni,vessazioni e umiliazioni, l'intera popolazione del ghetto viene trasferita nei lager.
Il giovane musicista si salva per miracolo grazie alla pietà di una delle guardie ebree, un tempo suo amico, che lo aiuta a fuggire.
Dopo essere finito nelle mani di uno sfruttatore che, fornendogli cibo avariato, lo riduce quasi in fin di vita, viene soccorso e curato da una vecchia amica...
La rivolta degli ebrei nel ghetto di Varsavia provoca la rappresaglia nazista, e Wlady trova scampo tra le rovine di un edificio abbandonato. Stremato ed oppresso dai morsi della fame, viene sorpreso da un ufficiale tedesco, che sta ispezionando il luogo. L'uomo sembra mostrare compassione e, quando Wlady gli rivela di essere un pianista, l'ufficiale (che ben conosce quell'appartamento, scelto in extremis dall'esercito per l'improvvisata sede di un quartier generale) lo porta in una stanza, dove "appare", miracolosamente integro, un pianoforte, e lo invita a suonare.
Conquistato il cuore del tedesco con la magia della propria musica, Wlady riesce, ancora una volta, ad aver salva la vita... Il suo nuovo amico, infatti, lo nasconde, gli dà da mangiare ed anche un cappotto per coprirsi...
A guerra finita, il pianista ebreo, che è tornato a lavorare per la radio di Varsavia, si mette in cerca del suo benefattore, che è stato catturato dai sovietici...

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venerdì 2 maggio 2003

Recensione L'ACCHIAPPASOGNI

Recensione l'acchiappasogni




Regia di Lawrence Kasdan con Morgan Freeman, Thomas Jane, Jason Lee, Damian Lewis, Timothy Olyphant, Tom Sizemore, Donnie Wahlber

Recensione a cura di stefano76 (voto: 4,0)

L'Acchiappasogni, diretto da Lawrence Kasdan (Il grande freddo, Grand Canyon), è l'ennesimo film tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. Va subito detto che ci troviamo di fronte alla peggiore pellicola tratta da una storia del maestro del brivido, che mette in evidenza tutti i difetti dell'opera scritta (che non era certo la migliore di Stephen King) e ne presenta di nuovi, nati da una pessima scelta nel modo di sceneggiare il romanzo.

La trama: quattro amici d'infanzia, Jonesy, Beaver, Henry e Pete, si ritrovano in un vecchia baita nel Maine per ricordare i tempi della loro antica amicizia, ma ben presto la loro scampagnata si trasforma in un incubo. Una misteriosa forma aliena infatti invade il bosco di conifere che circonda la zona, minacciando di infestare e diffondersi in tutto il paese. Le cose si complicano quando una forza speciale militare, capeggiata dal generale Curtis (Morgan Freeman) e dal suo vice (Tom Sizemore), interviene con l'intento di fermare l'invasione, a costo di uccidere innocenti. Toccherà ai quattro amici cercare di salvare se stessi e il mondo intero, aiutati da un altro amico del passato, un bambino ritardato che aveva donato loro speciali poteri soprannaturali.

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