Recensione la finestra di fronte
Recensione a cura di peucezia
A un anno di distanza da "Le fate ignoranti" Ozpetek propone "La finestra di fronte" il cui titolo sembra mutuato da un classico del cinema "La finestra sul cortile" di Alfred Hitchcock.
In effetti nel film c'è anche un elemento "giallo" ma in realtà le tematiche affrontate dal regista sono ben altre.
La protagonista assoluta della storia è Giovanna (Giovanna Mezzogiorno) una giovane donna sposata e madre di due figli.
Giovanna trascina giorno per giorno la sua esistenza preda di apatia e disillusione, ha un lavoro che non le piace e con suo marito (Filippo Nigro, già visto ne "Le fate ignoranti" in un ruolo minore) la passione e l'amore hanno lasciato il posto a un ménage monotono e stanco.
La possibilità di svolta esiste ed è rappresentata da due personaggi: il vicino di casa che ha la finestra di fronte (un Raoul Bova versione Clark Kent - la montatura degli occhiali è decisamente superata!) e l'anziano privo di memoria incontrato per strada (Massimo Girotti, a cui peraltro è dedicato il film, nella sua ultima interpretazione prima della scomparsa).
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