Recensione ubriaco d'amore
Recensione a cura di Lucamax
La nuova opera dell' acclamatissimo Paul Thomas Anderson Ubriaco d'Amore è uno di quei film (come del resto Magnolia, sempre di Anderson) che suscita nello spettatore forti emozioni dalla prima all'ultima inquadratura. Queste emozioni che letteralmente ci travolgono per 90 minuti sono difficili da razionalizzare, da esprimere in poche parole.
Anderson ha la capacità non comune di saper armonizzare immagine e suono; i suoni, le musiche dei suoi film sono, a sua stessa ammissione, co-protagonisti del film stesso.
Eccezionali nel film i ritmi jazz che accompagnano le vicende di Adam Sandler e che ci esprimono i suoi stati d'animo.
Anderson ci mette davanti una società che logora l'individuo, votato solo alla vanità e a nient'altro.
Il diverso viene visto come strano e quasi ritardato, ma non sono più strane e più stupide le cosiddette "persone normali"?
Da questa situazione l'unica via di fuga è rappresentata da una grande storia d'amore tanto affascinante quanto improbabile tra i due protagonisti (Adam Sandler e Emily Watson, entrambi molto bravi).
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