Recensione pane e burlesque
Recensione a cura di peucezia
Grazie al concreto sostegno della film commission pugliese, nel 2014 coprotagonista di molte pellicole nostrane e non, la regista Manuela Tempesta sceglie di ambientare a Monopoli una fiaba moderna, curiosa ed originale, che però, come tutte le fiabe che si rispettino, ha il vizio di essere un po' sospesa sul piano temporale.
I protagonisti, per la maggior parte non autoctoni, riescono molto bene a fingersi indigeni, probabilmente complice un dialogue coach particolarmente ispirato. In particolare Edoardo Leo, finora associato a Roma capitale, sfoggia un accento da fare invidia.
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