Recensione IL GIOVANE FAVOLOSO
Recensione a cura di peucezia
Un film su Leopardi lo aspettavano in molti. Il poeta italiano più rappresentativo dell'Ottocento e, dopo Dante, il più amato dagli italiani, come recitava un vecchio slogan, meritava che il cinema si occupasse di lui.
Mario Martone, dopo "Noi credevamo", interessante, poco celebrativo ed originale affresco di un Risorgimento (ai più quasi ignoto), riprende la felice vena e, avvalendosi di una fotografia superba che valorizza volti e ambienti (sia gli interni - che abbondano a causa della scarsa propensione del poeta recanatese a uscire - sia esterni) e di una scenografia che, figlia di Visconti, sembra ispirarsi a quadri dell'epoca, partorisce questo "Il giovane favoloso" dando un corpo e una voce a Giacomo Leopardi.
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