Recensione NON ESSERE CATTIVO
Recensione a cura di The Gaunt
E' sempre stato a debita distanza dalle luci della ribalta Claudio Caligari. era un outsider del cinema italiano. Condizione non certo voluta, ma in un mondo dove il compromesso è condizione tristemente necessaria per lavorare, il regista originario di Arona non ci è mai sceso ed il suo minimo contributo, a livello quantitativo, di film si limita a tre lavori: "Amore tossico", "L'odore della notte" e appunto "Non essere cattivo" in poco più di trent'anni. Un film ogni 10 anni. Tre film e altrettanti, forse anche di più, concepiti e mai partoriti, ma la voglia di indipendenza a Caligari non ha mai giovato
E per una sorta di perversa coerenza anche il suo ultimo lavoro postumo è stato relegato al Fuori concorso dell'ultima Mostra del cinema di Venezia. Un destino di outsider, tipico dei suoi personaggi che vivono ai margini della nostra società. Nessuno fra stampa e pubblico nasconderà l'amarezza a posteriori di aver relegato il suo ultimo film non in competizione. Sarebbe stato certamente un grande macigno per la giuria trovarsi di fronte ad un lavoro che avrebbe scombinato i giudizi e certamente non sarebbe rimasto a mani vuote.
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