lunedì 9 febbraio 2004

Recensione LONTANO DAL PARADISO

Recensione lontano dal paradiso




Regia di Todd Haynes con Julianne Moore, Dennis Quaid, Dennis Haysbert, James Rebhorn

Recensione a cura di Noxia

Ambientato nella piccola e tradizionalista Hartford (Connecticut) degl'anni '50, "Lontano dal Paradiso" racconta il progressivo declino di una classica "famiglia perfetta" americana e, in particolare, il dramma di una donna trasformatasi in poco tempo da moglie e madre ideale, invidiata da tutte le signore per bene, ad oggetto di scandalo per l'intero paese.

"Lontano dal Paradiso" è un film insolito, che colpisce prima di tutto per la sua incredibile delicatezza e per la compenetrazione perfetta di sentimenti, colori, paesaggi e musica. Pacato nelle scene e nei dialoghi, è stupendo il modo in cui riporta con gentilezza, ma allo stesso tempo con decisione, ad un mondo ormai quasi completamente dimenticato, sopratutto dalle nuove generazioni che ne hanno solo una vaga immagine.
L'opera di Haynes richiama, infatti, con maestria "i film di una volta", quelli "senza volgarità e senza scene cruente, che non si vedono più", eppure si spinge molto oltre rispetto a loro, mostrando esplicitamente e senza troppi patetismi, quello che i film di una volta preferivano solo accennare; si tratta di tematiche di grande importanza ed attualità, come l'omosessualità, il razzismo e soprattutto l'ipocrisia del perbenismo, nonché l'irritante forza omnipervasiva della più strisciante forma di controllo sociale: il pettegolezzo. Tutte problematiche che affliggono direttamente la vita della protagonista, la cui difficile esperienza arriverà ad esemplificare ed incarnare la faticosa affermazione di valori fondamentali, oggi dati per scontati, ma troppo spesso distorti ed inflazionati. Non si tratta solo della tolleranza e della capacità di "guardare oltre alla superficie e al colore delle cose", ma anche del coraggio e della forza di "essere soli in una stanza", di non dare per scontato il proprio destino, di lottare per la propria dignità ma anche di sacrificare i propri istinti per il bene delle persone amate. "Lontano dal Paradiso" non mette in scena solo la storia di una vita difficile, frustrata e provata dall'improvviso crollo delle "certezze borghesi", ma anche, e sopratutto, la storia di una forza rara e straordinaria, così insolente da elevarsi sopra il pregiudizio ed aprire la mente, ma anche modesta e discreta; una forza a suo modo dolorosa, che non si perde nell'autocompiacimento e difficilmente è riconosciuta in tutto il suo valore: insomma, una forza destinata ad essere pudicamente celata e bandita dal mondo delle apparenze, insieme agli stessi "scheletri nell'armadio" che cerca di esorcizzare.

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