Recensione vacanze romane
Recensione a cura di peucezia
Probabilmente William Wyler quando decise di realizzare il film ROMAN HOLIDAY (vacanza a Roma e non vacanze come nella nostra traduzione) non pensava che stava dando vita a un vero e proprio cult della cinematografia mondiale.
In fin dei conti gli elementi giocavano in suo favore solo in parte: c'era Gregory Peck, attore all'apice del successo dopo i film interpretati a fianco di dive del calibro di Ingrid Bergmann, Susan Hayward e Jennifer Jones, c'era il comprimario Eddy Albert, c'era lo scenario naturale offerto da Roma ma la parte della protagonista era stata assegnata ad una debuttante, l'allora giovanissima Audrey Hepburn che invece seppe dare al suo personaggio la grazia algida e l'allure adeguati per il ruolo.
VACANZE ROMANE è importante anche per il ruolo assunto dal nostro paese: girato interamente a Roma sia in interni che in esterni, da' la stura alla Hollywood sul Tevere, cioè a produzioni americane girate a Cinecittà attratte dai costi ridotti e anche dalle valide maestranze e inconsapevolmente fa da testimonial turistico per il Belpaese attirando ricchi turisti americani ormai definitivamente convinti che l'Italia non è più un cumulo di macerie e di sciuscià come nelle descrizioni crude dei film neorealisti tanto amati proprio negli Stati Uniti.
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