Regia di
Phillip Noyce con Brenton Thwaites, Jeff Bridges, Meryl Streep, Alexander Skarsgård, Taylor Swift, Katie Holmes, Cameron Monaghan, Odeya Rush, Emma Tremblay
Recensione a cura di marcoscafu
Esiste un luogo, in un tempo futuro, in cui le persone non hanno memoria degli eventi passati, non hanno sentimenti come amore, odio, paura o dolore, non hanno guerre, non hanno animali e non hanno nemmeno più la capacità di vedere il mondo a colori. Le famiglie sono composte secondo compatibilità, ognuna con un figlio maschio ed una figlia femmina.
Questo posto è governato da un consiglio di Anziani che durante la Cerimonia dei 12 assegna ad ognuno il lavoro che avrà per il resto della vita a seconda delle doti. Jonas (Brenton Thwaites, "Oculus - il riflesso del male" e "Maleficent") ha un dono speciale, quello di "sentire", grazie al quale viene nominato come prossimo "accoglitore", ossia l'unico nella comunità ad avere accesso alla memoria storica del mondo che gli viene trasmessa dal "donatore" (Jeff Bridges, "Tron" e "Il grande Lebowski").
La progressiva conoscenza degli eventi induce Jonas alla decisione di non sottoporsi più alle iniezioni mattutine volte a inibire i sentimenti, cosa che gli farà pian piano riacquistare la capacità di vedere i colori e di portare ad un livello superiore la sua amicizia con la bella Fiona (Odeya Rush, "L'incredibile vita di Timothy Green"). L'ultima goccia sarà la comprensione della pratica chiamata "congedo": in pratica un omicidio legalizzato, che verso il neonato Gabriel è visto come pura follia dall'ormai "risvegliato" Jonas. La decisione è presa: arriverà al limite dei confini del paese per liberare la memoria di tutti e ridare il libero arbitrio.
In principio era Ray Bradbury col bellissimo "Fahrenheit 451". Dal lontano 1953 in molti hanno attinto da quella meravigliosa idea del mondo-senza-libri. In pochi l'hanno omaggiata nel modo dovuto. Questa pellicola del pur capace Phillip Noyce ("Il collezionista di ossa", "Giochi di potere", "Sotto il segno del pericolo", "Furia cieca", ecc...), rientra purtroppo nella seconda categoria.
"The giver - Il mondo di Jonas" è uno di quei film che, mentre le immagini scorrono sullo schermo, riescono ad emozionare facendo leva su un'ottima fotografia e una grandissima capacità da parte del montaggio di scegliere le sequenze nel modo più toccante. Un esempio su tutti: per spiegare il concetto di coraggio all'accoglitore, Jeff Bridges tramite contatto delle mani comunica, tra le altre, la famosa scena del ragazzo cinese che durante la rivolta in piazza Tienanmen si parò davanti a dei carri armati per fermarli. Applausi. O lacrime. In ogni caso bravo.
Inoltre accanto ai due protagonisti girano anche comprimari di tutto rispetto. Ad iniziare dall'eterna Meryl Streep ("Kramer contro Kramer" e "La mia Africa") nei panni del capo degli Anziani, passando per la bellissima Katie Holmes (Joey Potter di "Dawson's Creek" e "Batman begins") che interpreta la madre di Jonas, e infine Alexander Skarsgard (Eric di "True Blood" e "Melancholia") ovvero il padre del ragazzo. Un cast importante, il livello di recitazione non cala mai, sono tutti credibili e arrivano al punto senza troppi fronzoli. E Katie in tailleur nero e tacchi alti vale sempre il prezzo del biglietto.
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