Recensione secretary
Recensione a cura di Cristina3455
Il film ha caratteristiche di originalità senza pari: riesce infatti a trasporre situazioni ed argomenti “socialmente scabrosi” all’interno di una divertente commedia sentimentale, dove l’eros, più o meno stravagante, dei due protagonisti, si emancipa dai vecchi schemi per trasferirsi allegramente nella quotidianità... Nove settimane e ½ era la storia di due amanti trasgressivi... e l’intera vicenda erotica era seguita, dal regista–narratore, con assoluta serietà, con tanto di condanna moralista finale... (quando il protagonista, colpevole di “aver esagerato”, rimane da solo, abbandonato dall’amata Kim Basinger...).
In Secretary non vi è nessuna condanna per la trasgressione, che, simpaticamente, si colloca all’interno di un rapporto di coppia anomalo, dove i due protagonisti, strampalati e stravaganti, sono comunque in buona compagnia: la mamma della ragazza infatti, e lo sfortunato fidanzato, sarebbero certamente soggetti di sicuro interesse per un volenteroso terapeuta... Il film è una commedia, ed ha il pregio di riuscire a far ridere ironizzando sulla follia dei personaggi... perché la definizione di pazzia o stravaganza, è comunque solo e soltanto una convenzione sociale e culturale...
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