venerdì 2 aprile 2004

Recensione SOGNANDO BECKHAM

Recensione sognando beckham




Regia di Gurinder Chadha con Parminder K. Nagra, Keira Knightley, Jonathan Rhys-Meyers

Recensione a cura di peucezia

Il 2002 (anno di uscita di questo film di produzione inglese) è l'anno del film "etnico" infatti si consacra il successo de "Il mio grosso grasso matrimonio greco" ambientato a Chicago.
Per chi ha visto i due film, infatti il filo conduttore di "Sognando Beckham" non è dissimile.
Ci troviamo in Inghilterra ma facciamo un po' di confusione perché i protagonisti sono quasi tutti indiani sikh che da una parte cercano di mantenere le loro tradizioni ma da un'altra cercano di inserirsi nel nuovo contesto sociale.
Inevitabile quindi che la protagonista di turno abbia scelto il calcio per uscire dagli schemi familiari.

Anche se il tono è fondamentalmente lieve e da commedia, il film vorrebbe evidenziare il sentimento di non appartenenza proprio di chi è nato in un paese ma è originario di un altro con una cultura profondamente diversa.
La protagonista così è continuamente schiacciata tra il suo desiderio di affermarsi in un campo così distante dalla sua cultura e dall'ubbidienza verso la propria famiglia.
Il tono di commedia che fa scivolare il film al filone cosiddetto "giovanilistico" prosegue con la storia d'amore con l'allenatore bianco e irlandese e i contrasti con l'amica del cuore e rivale in amore.
I colpi di scena e gli equivoci al limite della pochade si susseguono per tutto il film che riesce comunque a mantenere un aspetto pulito e a tenere lo spettatore attento fino alla conclusione.

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