Recensione once
Recensione a cura di honeyboy (voto: 8,0)
Dublino. Lui: giovane irlandese cantante di strada di sera e di giorno aggiusta-aspirapolveri. Lei: ragazza ceca, grande suonatrice di piano ma senza i soldi per comprarne uno, deve badare alla famiglia.
L'incontro tra i due avviene proprio sulla strada, e dalle strade questa unione musicale si trasferisce in uno studio di registrazione.
Attraverso la musica i due riusciranno a comunicare reciprocamente i propri sentimenti...
"Once" è film senza un inizio ed una fine: è un frammento sottratto alla vita e trasposto su immagine da un saccheggiatore di emozioni (Carney). Tutto ciò avviene con un tocco estremamente delicato che non mira a "strappare" forzatamente sensazioni ma piuttosto ad "accarezzare" dolcemente lo spettatore (le stesse mani che sfiorano le corde di una chitarra e pigiano i tasti di un pianoforte riescono a coccolare lo sguardo e carezzare il volto rigato di lacrime di "chi guarda").
La dimensione drammatica è raggiunta in maniera diretta e senza trucchi di sorta: nel seguire con gli occhi quell'aspirapolvere trainato a mano lungo le strade di Dublino ci si accorge dell'enorme grandezza della semplicità (solo apparente, dato che le emozioni sono per natura tanto semplici quanto inaccessibili).
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