giovedì 7 giugno 2007

Recensione LE ONDE DEL DESTINO

Recensione le onde del destino




Regia di Lars Von Trier con Stellan Skarsgard, Katrin Cartlidge, Emily Watson, Udo Kier, Adrian Rawlins, Jean-Marc Barr

Recensione a cura di mkmonti

Sette capitoli più un prologo e un epilogo, ognuno introdotto da immagini naif e musiche anni '70, segnano l'esistenza di Bess (un'intensissima Emily Watson) nel suo viaggio dall'Inferno verso la redenzione, passando per il sacrificio estremo.

Cinque anni di lavoro e 42 milioni di corone: così nasce il quarto lungometraggio del danese Lars Von Trier, regista dal talento straordinario, la cui comprensione non può che passare dal manifesto fondato nel 1995 ed intitolato "Dogma 95", sebbene il film segua direttrici formali più libere.
"Dogma 95", nato da un collettivo di registi per salvare il cinema dalle derive contemporanee, influenza comunque la pellicola che difatti sarà realizzata e presentata a Cannes (Premio speciale della giuria,anche se dai più è ritenuto il vincitore morale del Festival) soltanto l'anno successivo, nel 1996.

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