giovedì 28 febbraio 2013

Recensione NON APRITE QUELLA PORTA 3D

Recensione non aprite quella porta 3d




Regia di John Luessenhop con Alexandra Daddario, Dan Yeager, Trey Songz, Scott Eastwood, Tania Raymonde, Shaun Sipos, Keram Malicki-Sánchez, James MacDonald, Thom Barry, Paul Rae

Recensione a cura di paul (voto: 4,0)

Resettiamo tutti i sequel che sono stati prodotti dall'originale in avanti: questo nuovo "Non aprite quella porta" comincia dove era finito il primo capitolo della saga.
L'unica sopravvissuta alla texana famiglia cannibale (i Sawyer) ha avvisato le autorità circa le efferatezze di Leatherface and Company. Ma la notizia si sparge per tutta la città ed un'inverosimile folla inferocita brucia la casa dei Sawyer sterminando tutti i componenti della bizzarra famiglia, tranne una bambina. Almeno, così si pensava.
Decenni più tardi, a centinaia di migliaia di chilometri dal massacro originale, una giovane donna di nome Heather (Alexandra Daddario) scopre di essere stata adottata e che la sua appena deceduta vera nonna le ha lasciato in eredità niente di meno che la famosa villa, ora ricostruita in stile vittoriano, dove si compirono tutti i massacri.
Insieme ai soliti stereotipati amici la giovane si reca sul posto per festeggiare il sontuoso regalo.

E' davvero difficile pensare a cosa si può salvare di questo ennesimo sequel della famosissima saga di Tobe Hooper, iniziata nel lontano 1974, esclusi gli occhi della bella protagonista. L'originale era un film sporco e malato, girato a bassissimo costo, che fece epoca, anche per le diverse chiavi di lettura che poteva offrire. Ma del nuovo ennesimo sequel in 3D di tutto ciò non vi è alcuna traccia. Ora, se questo è l'horror mainstream hollywoodiano del nuovo millennio, c'è poco da stare allegri (o meglio, svegli): la noia regna sovrana, dall'inizio alla fine della pellicola.

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mercoledì 27 febbraio 2013

Recensione TUTTI CONTRO TUTTI

Recensione tutti contro tutti




Regia di Rolando Ravello con Rolando Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, Raffaele Iorio, Agnese Ghinassi, Lidia Vitale, Flavio Bonacci, Antonio Gerardi, Hedy Krissane, Zahira Berrezouga, Luca Lombardi, Mario Bovenzi, Paolo Sassanelli, Massimiliano Bruno

Recensione a cura di peucezia

Dopo il successo a teatro, arriva sul grande schermo "Tutti contro tutti", commedia dolceamara con più di uno sguardo ai film neorealisti di fine anni Quaranta, interpretata e diretta da Rolando Ravello.

Al centro della vicenda la perdita di un bene primario: la casa. Agostino (Ravello) e la sua famiglia vivono un'esistenza modesta ma tranquilla, il giorno della prima comunione del figlio però le cose cambiano: al ritorno dalla cerimonia i poveretti scoprono che qualcuno si è impossessato del loro appartamentino ubicato in un casermone popolare della periferia romana.

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mercoledì 20 febbraio 2013

Recensione BLUE VALENTINE

Recensione blue valentine




Regia di Derek Cianfrance con Ryan Gosling, Michelle Williams, Mike Vogel, John Doman, Ben Shenkman, Reila Aphrodite, Maryann Plunkett, Faith Wladyka, Dan Van Wert, Michelle Nagy, Samii Ryan, Ashley Gurnari, Eileen Rosen, Tamara Torres, Carey Westbrook, Ian Bonner

Recensione a cura di luisa75

Riesumato miracolosamente dal probabile oblio cui strane strategie di distribuzione l'avevano destinato, dopo tre anni dalla realizzazione arriva nelle nostre sale, con colpevole ritardo, il film "Blue Valentine", l'opera quasi prima di Derek Cianfrance, presentato in gara al "Sundace Film Festival 2010" e nella sezione "Un Certain Regard" del 63° Festival di Cannes.

"Blue Valentine" è un film drammatico, impietoso, fortissimamente coinvolgente, che racconta un pezzo di storia di ciascuno di noi, quando un grande amore si logora nel trascorrere del tempo. L'inizio e la fine della parabola amorosa di Cindy e Dean, una coppia sposata che non riesce più ad amarsi, senza neppure sapere bene il perché.
Si erano conosciuti per caso, quando erano giovani e belli. Lei, reduce da una storia sbagliata con Bobby, un vecchio compagno di liceo da cui sta aspettando un bambino, studiava al college per diventare ostetrica, mentre si prendeva cura della nonna ricoverata in una casa di cura in Pennsylvania; lui, dopo aver lasciato la scuola, lavorava per una ditta di traslochi a New York.
Ed è proprio mentre sta aiutando un anziano a traslocare nella stessa casa di riposo della nonna di lei, che Dean e Cindy si erano incontrati e in un momento di esaltazione amorosa era scoccato il colpo di fulmine. E allora, accecato dalla passione per quella bellissima ragazza che ha fatto braccia nel suo cuore, Dean la cerca, la corteggia, la fa innamorare e la sposa, pronto ad occuparsi della bambina che lei sta aspettando.

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lunedì 18 febbraio 2013

Recensione FALSE VERITA'

Recensione false verita'




Regia di Atom Egoyan con Kevin Bacon, Colin Firth, Alison Lohman, Rachel Blanchard

Recensione a cura di ilSimo81 (voto: 7,0)

Una ragazza morta nella vasca di una suite. Finisce così la carriera di Lanny e Vince, due famosi conduttori tv. Questi sono i fatti su cui indaga, quindici anni dopo, la giornalista Karen: qual è la realtà che si nasconde sotto una serie di "false verità"?

La formulazione di una teoria scientifica procede per tentativi. Si elabora una teoria che, nel momento e nella parte in cui si rivela fallace, viene riveduta e corretta da una successiva. E così via, fino ad un concentrico avvicinamento ad una teoria che si può ritenere veritiera - almeno fino alla successiva smentita.
Questa successione di "false verità" giustifica il titolo di questo film e ne descrive lo svolgimento. Perché è proprio questo l'andamento della ricerca svolta da Karen: un'indagine giornalistica, che passo dopo passo si discosta dai canoni professionali, fino a divenire un'appassionata e caparbia ossessione, animata da un inevitabile coinvolgimento personale.

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venerdì 15 febbraio 2013

Recensione DECALOGO 5

Recensione decalogo 5




Regia di Krzysztof Kieslowski con Miroslaw Baka, Krzysztof Globisz, Jan Tesarz

Recensione a cura di pier91 (voto: 9,0)

Un'altra emersione dagli abissi umani, un racconto struggente sulla morte come delitto, incidente, condanna. All'interno della serie scritta da Kieslowski e Piesiewicz, "Decalogo 5 - Non uccidere" si distingue per la forte tinta socio-politica dei contenuti, ma anche per la resa visiva volutamente divergente. L'angoscia, vera sostanza atmosferica della pellicola, è battezzata sentimento stilistico: le inquadrature sono soffocate da una cornice atra, deturpate da una sgradevole cromia gialla. Varsavia sembra paralizzata negli attimi che precedono il tramonto, abbacinata da un'ultima violenta esplosione di luce. Gli edifici e i corpi subiscono riverberi verdognoli, quasi espressionisti.

L'intreccio narrativo per l'appunto intreccia. Tre i personaggi principali: il ventenne Jacek, il tassista, il giovane avvocato Piotr. Nella parte iniziale le loro vite scorrono disunite, talvolta simultanee, talvolta asincrone. Ma netta è la sensazione che siano in qualche modo simmetriche, destinate ad urtarsi.
Lo spettatore è chiamato ad intuire, a registrare gesti, parole, espressioni. I dettagli pulsano, i profili iniziano ad affiorare dalla loro perturbante complessità.

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giovedì 14 febbraio 2013

Recensione RE DELLA TERRA SELVAGGIA

Recensione re della terra selvaggia




Regia di Benh Zeitlin con Dwight Henry, Quvenzhané Wallis, Jonshel Alexander, Marilyn Barbarin, Kaliana Brower

Recensione a cura di Jellybelly (voto: 9,0)

... E poi a volte capita di sentir parlare di un film, "Vedilo, è bello!" ti dicono persone di cui tendenzialmente ti fidi, e poi magari quel film ha un titolo accattivante come "Beasts of the southern wild", e così insomma capita di incuriosirsi e di andare a vederlo. E poi capita, dopo la visione, di rimanerne del tutto entusiasti, di rimanere colpiti dalla delicatezza e dall'umanità di quel film, e di continuare a pensarci tutta la notte, e di addormentarsi con in testa il motivo portante della colonna sonora e la flebile vocina di Hushpuppy nelle orecchie, e poi capita di risvegliarsi il giorno dopo senza riuscire a sgombrare la mente dalle immagini del film, come se non ne fossi mai uscito. E allora capisci che devi assolutamente rendere tutto il mondo partecipe di una sensazione così profonda, perché è vero che a volte capita, ma non così di frequente.

Hushpuppy e suo padre Wink vivono in una baraccopoli in un bayou della Louisiana da loro chiamata "Bathtub" ("Grande Vasca", in italiano), isolata dalla città "civilizzata" da una diga. La loro vita felice e spensierata prende una piega inattesa quando una tempesta sommerge il Bathtub e Hushpuppy scopre che suo padre è malato. Intanto gli aurochs, enormi mammiferi preistorici, stanno marciando verso le rovine del mondo di Hushpuppy. O forse solo verso il suo cuore.

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mercoledì 13 febbraio 2013

Recensione MADDALENA ZERO IN CONDOTTA

Recensione maddalena zero in condotta




Regia di Vittorio De Sica con Carla Del Poggio, Vittorio De Sica, Vera Bergman, Arturo Bragaglia

Recensione a cura di peucezia

Dopo essersi affermato come attore giovane in numerose pellicole leggere degli anni Trenta, Vittorio De Sica, quasi quarantenne, debutta dietro la macchina da presa. "Maddalena zero in condotta", prima regia importante di De Sica esce sugli schermi quando l'Italia è già entrata da diversi mesi nel secondo conflitto mondiale, anche se nella vicenda nessuno se ne avvede.

La storia imbastita è una tipica "commedia degli equivoci" di stampo ungherese perché, così come avviene con "Mille lire al mese" dell'anno precedente, la sceneggiatura si basa su commedie ungheresi, anche se in questo caso l'azione si svolge a Roma.
De Sica è anche attore e contemporaneamente, rivelando doti da commediante classico, veste i panni del protagonista, ma anche del padre e del nonno di questi. Nella storia ci sono molti tipi o caratteri tipici del canovaccio classico delle storie leggere: il giovane amoroso simile per carattere e atteggiamenti a De Sica, la ragazza svampita, il burbero dal cuore buono (il bidello della scuola dall'accento romanesco doppiato da Aldo Fabrizi), la giovane vivace e di buon cuore, la timida impacciata.

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giovedì 7 febbraio 2013

Recensione FULL MONTY - SQUATTRINATI ORGANIZZATI

Recensione full monty - squattrinati organizzati




Regia di Peter Cattaneo con Robert Carlyle, Tom Wilkinson, Mark Addy, Paul Barber

Recensione a cura di Mimmot

"Credimi, quando le donne cominciano a pisciare come noi, chiuso, siamo finiti, Dave, estinti"
"Si, ma com'è possibile?"
"Mutazione genetica, semplice: si stanno tramutando in noi. Ancora qualche anno e gli uomini non esisteranno più, tranne che in qualche zoo o parco nazionale: Insomma non serviamo più a niente, capisci? siamo antichi, dinosauri, roba da sfascio"
Peter Cattaneo – "Full Monty"

Città della Contea del South Yorkshire, Sheffield ha costruito la sua importanza economica grazie alla presenza dell'industria siderurgica, favorita dai vicini giacimenti di carbone e ferro, dalla ricchezza di legname e dall'abbondanza di energia elettrica.
Motore economico della contea, dunque, e maggiore centro siderurgico britannico, l'industria metalmeccanica di Sheffield a partire dagli anni '90 del XX secolo è stata pesantemente colpita dalla crisi che ha investito un po’ tutto il settore. Finiti i bei tempi, le fabbriche e le acciaierie hanno automatizzato il lavoro e molti operai sono stati mandati a casa.
Ganz e Dave sono due di loro.

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mercoledì 6 febbraio 2013

Recensione LOOPER - IN FUGA DAL PASSATO

Recensione looper - in fuga dal passato




Regia di Rian Johnson con Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Paul Dano, Noah Segan, Piper Perabo, Jeff Daniels, Pierce Gagnon

Recensione a cura di JackR

Anno 2044: il viaggio nel tempo non esiste ancora ma dal 2074, dove esiste ed è fuori legge, la mafia invia indietro nel tempo individui di cui deve liberarsi. La pratica è sbrigata da killer professionisti chiamati looper. Il termine si riferisce al fatto che il contratto dei looper prevede che l'ultimo incarico sia la terminazione di se stessi, la "chiusura del loop". Quando i lingotti legati sulla schiena della vittima come paga sono d'oro invece che d'argento, il looper capisce di aver appena ucciso se stesso (trent'anni più vecchio), di essere stato congedato e di avere davanti trent'anni esatti di pensione dorata.
Joe (Joseph Gordon-Levitt) è un looper. Il suo progetto è di andare in Francia una volta chiuso il proprio loop, ma la cosa si rivela più difficile del previsto. Il suo io più anziano (Bruce Willis) riesce ad evitare l'uccisione e a scappare, scatenando una doppia caccia all'uomo: Joe giovane all'inseguimento di Joe vecchio e l'organizzazione dei looper, gestita dal misterioso Abe (Jeff Daniels) a caccia di Joe giovane (per mutilarlo/torturarlo e facilitare così la cattura della versione vecchia, che subirebbe in tempo reale le medesime amputazioni).

Con un ingegnoso montaggio a questo punto si scopre il passato di Joe vecchio: ha chiuso senza problemi il proprio loop e ha iniziato a godersi la pensione. Ben presto è dovuto tornare in attività come killer, finché non ha incontrato una donna che lo ha cambiato e redento. Allo scoccare dei fatidici trent'anni, i suoi ex datori di lavoro arrivano per inviarlo indietro nel tempo come da contratto. Durante la cattura, la moglie di Joe resta uccisa e lui, sfuggito ai suoi sicari, decide di tornare comunque indietro nel tempo, non chiudere il loop (ed è la scena vista in precedenza) e cercare di uccidere il bambino destinato a diventare lo Sciamano, il boss mafioso che nel 2074 sta ordinando di chiudere tutti i loop, (in)diretto responsabile della morte di sua moglie.

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