Recensione non aprite quella porta 3d
Recensione a cura di paul (voto: 4,0)
Resettiamo tutti i sequel che sono stati prodotti dall'originale in avanti: questo nuovo "Non aprite quella porta" comincia dove era finito il primo capitolo della saga.
L'unica sopravvissuta alla texana famiglia cannibale (i Sawyer) ha avvisato le autorità circa le efferatezze di Leatherface and Company. Ma la notizia si sparge per tutta la città ed un'inverosimile folla inferocita brucia la casa dei Sawyer sterminando tutti i componenti della bizzarra famiglia, tranne una bambina. Almeno, così si pensava.
Decenni più tardi, a centinaia di migliaia di chilometri dal massacro originale, una giovane donna di nome Heather (Alexandra Daddario) scopre di essere stata adottata e che la sua appena deceduta vera nonna le ha lasciato in eredità niente di meno che la famosa villa, ora ricostruita in stile vittoriano, dove si compirono tutti i massacri.
Insieme ai soliti stereotipati amici la giovane si reca sul posto per festeggiare il sontuoso regalo.
E' davvero difficile pensare a cosa si può salvare di questo ennesimo sequel della famosissima saga di Tobe Hooper, iniziata nel lontano 1974, esclusi gli occhi della bella protagonista. L'originale era un film sporco e malato, girato a bassissimo costo, che fece epoca, anche per le diverse chiavi di lettura che poteva offrire. Ma del nuovo ennesimo sequel in 3D di tutto ciò non vi è alcuna traccia. Ora, se questo è l'horror mainstream hollywoodiano del nuovo millennio, c'è poco da stare allegri (o meglio, svegli): la noia regna sovrana, dall'inizio alla fine della pellicola.
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