martedì 20 maggio 2003

Recensione FEMME FATALE

Recensione femme fatale




Regia di Brian De Palma con Antonio Banderas, Rebecca Romijn-Stamos, Eriq Ebouaney, Peter Coyote, Thierry Frémont

Recensione a cura di stefano76 (voto: 5,5)

Diretto da Brian De Palma, Femme Fataleavrebbe dovuto essere il ritorno del regista ad uno dei suoi genere preferiti, il thriller, genere cinematografico con cui, soprattutto all'inizio della sua carriera, aveva sfornato bellissimi film quali Vestito per uccidere, Omicidio a luci rosse, Il fantasma del palcoscenico. Purtroppo il tentativo è stato questa volta in gran parte fallito, confermando il periodo di stasi creativa che sembra stia attraversando De Palma.

La trama è di fatto difficile da raccontare, in quanto per buoni quarantacinque minuti di film sembra non seguire un senso logico. Laura Ash (Rebecca Romijn-Stamos) è una ladra che si infiltra, assieme a dei complici, nel palazzo di Cannes durante il festival del cinema, fingendosi una fotografa, con lo scopo di rubare i diamanti di un prezioso gioiello indossato da una modella. Dopo un conturbante incontro lesbico con la ragazza, le cose si mettono male: uno dei complici viene scoperto e gravemente ferito e Laura ne approfitta per fuggire con i diamanti, abbandonando i suoi compagni. A questo punto la trama si ingarbuglia: Laura, in fuga, viene scambiata per una ragazza identica a lei che nel frattempo si suicida. Laura ne approfitta per sostituirsi a lei e rifarsi una vita lontana da Parigi, ma gli impegni politici dell'uomo che ha sposato la costringono a tornare a Parigi, dove viene immortalata per caso da un fotografo (Antonio Banderas). Laura deve assolutamente recuperare quelle foto, ma la trama è destinata a ingarbugliarsi ulteriormente e a subire un'improvvisa e inaspettata virata...

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