Recensione io non ho paura
Recensione a cura di stefano76 (voto: 8,0)
Basato sull'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti (che ha collaborato anche alla sceneggiatura), questo film segna il ritorno alla regia di Gabriele Salvatores, dopo l'interessante Denti. Regista dotato di un certo talento visionario, realizza con questa pellicola la sua opera forse più riuscita e compatta, che denota un'ormai raggiunta maturità artistica.
La storia è ambientata nella Puglia degli anni Settanta, in uno sperdutissimo e poverissimo paesino dell'entroterra, costituito da poche case e da sterminati campi di grano. In questo contesto vive Michele (Giuseppe Cristiano), il protagonista del film, un bambino di dieci anni che in quest'estate narrata dal film passa il suo tempo tra la quotidianità con la famiglia e i giochi insieme agli amici e vicini di casa. E' proprio durante uno di questi pomeriggi che Michele trova per caso un buco scavato nella terra vicino ad una cascina abbandonata, al cui interno ci trova rinchiuso un bambino della sua stessa età. Inizialmente Michele non si pone domande, anzi cerca di comunicare con il coetaneo prigioniero e di soddisfare le sue richieste, senza dire niente a nessuno di quella sua scoperta. Soltanto successivamente verrà a galla la sconvolgente verità...
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