sabato 8 novembre 2003

Recensione PULP FICTION

Recensione pulp fiction




Regia di Quentin Tarantino con Tim Roth, Amanda Plummer, John Travolta, Samuel L. Jackson, Bruce Willis, Ving Rhames, Uma Thurman, Harvey Keitel, Christopher Walken,Eric Stoltz, Rosanna Arquette, Maria de Medeiros, Quentin Tarantino, Frank Whaley

Recensione a cura di MiaWallace

Un classico intramontabile firmato da Quentin Tarantino.
Il titolo del film dice già molto sulla trama: Pulp Fiction, vicenda "pulp" (da due soldi, trash, di un genere "basso").
Nella pellicola si intrecciano situazioni e personaggi in una miscela esplosiva, grazie all'uso sapiente di flashback e giochi esilaranti di montaggio. Nello scenario caotico di Los Angeles, abbiamo due fidanzatini (Plummer e Roth) che si accingono a fare una rapina in un caffè, due gangster (uno stepitoso Travolta grassoccio e con la coda, e l'altrettanto irresistibile Samuel Jackson, spietato killer ma che cita sempre la Bibbia) che devono recuperare una misteriosa valigetta, un pugile (Bruce Willis) che deve scappare dalla città ma finisce in un covo di sadici, e lo stesso Travolta che deve portare a cena l'affascinante moglie del gran capo.
Ne succedereanno di tutti i colori: tra colpi di pistola, teste che saltano, equivoci, overdose, sniffate di cocaina e discorsi divertentissimi (dal valore nutrizionale degli hamburgers, ai massaggi ai piedi, ai miracoli divini), il film scorre piacevolmente non senza situazioni paradossali e dialoghi che sfiorano la genialità.

A tratti si può anche pensare di cavarci qualcosa di serio -ma sempre con molta ironia-, come ad esempio quando Jules (S. Jackson) si crede miracolato e decide di cambiare mestiere. Meraviglioso Harvey Keitel nella parte del signor Wolf, il "risolvi problemi", una delle figure più particolari del film.

[...]

Leggi la recensione completa del film PULP FICTION su filmscoop.it

Nessun commento: