Recensione sesso, bugie e videotape
Recensione a cura di Marta Florio AKA Baba o'Riley
"Con lo scenario adatto, le donne possono tutto" scrisse, a ragione, Oscar Wilde. E qual scenario più adatto, ad una donna, se non quello di una squallida e monotona vita coniugale, inconclusa ed inappagante, all'improvviso sconvolta dall'arrivo di un inaspettato e surreale personaggio, che con la sua sola presenza, ridesta sopite emozione, pizzica corde da tempo dimenticate, con ingenua perversione e sconsolata bellezza?
E' quello che accade all'incantevole e sessualmente frustrata Andy Mc Dowell, nei panni di Ann, la giovane sposina di un avvovato in carriera (Gallagher) che, respinto nei propri intimi desideri, cerca conforto tra le braccia della volgare e decisamente più sensuale cognata (San Giacomo), e accoglie in casa un vecchio compagno di scuola, (un ottimo e decisamente intrigante James Spader) che dotato di una delicata bellezza, di una mistica aura di sensualità celata, di uno spontaneo erotismo, e di una macchina da presa, mette in crisi la vita della coppia e sconvolge l'esistenza della timida Ann, travolta in un turbinio di emozioni e azioni a lei così poco familiari.
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