Recensione la meglio gioventu'
Recensione a cura di Pietro Salvatori
La meglio gioventù non è, come molti hanno detto, la storia di trentacinque anni d'Italia, ma la storia di una famiglia nell'Italia di quegli anni.
Il film di Giordana ha in potenza tutte le caratteristiche per gridare al capolavoro, ma non le esplica fino in fondo. Sofferto, ridondante, allegro, stucchevole, pomposo e discreto, il film somma tutti gli aspetti positivi e negativi di un'opera a così ampio respiro.
Pensata in un primo momento per la televisione, visto il grande successo riscontrato a Cannes, l'opera è stata distribuita al cinema in due parti, due atti. La fruibilità, però è stata minima (due biglietti, sei ore di cinema) e non alla portata di tutti.
Peggio mi sento a pensare alla messa in onda televisiva. Divisa in quattro parti e stuprata in continuazione dalla pubblicità, La meglio gioventù è stata ulteriormente messa alle corde.
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