Recensione nashville
Recensione a cura di Pietro Salvatori
In una cittadina americana qualunque, Nashville, si prepara una due giorni elettorale per un candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Il carrozzone che gli si muove intorno si va a scontrare con la realtà quotidiana di Nashville, i suoi problemi, le sue aspettative, le sue incomprensioni ed ambizioni. Un caleidoscopio di personaggi, situazioni, sensazioni e scenari, la descrizione di un mondo che c'è, ma che ci sfugge sotto il naso.
Solo Altman poteva pensare, girare, realizzare un'opera così. Un'opera senza un vero protagonista, anzi, dove la musica è la vera protagonista (tanto che, essendo registrato a ventiquattro (24!!!) piste non si è mai potuto doppiare). Una musica che unisce, non nel bene, ma nel sentire comune. Una musica che traina oltre tutto, al di là della sofferenza, della morte, ci invita a "lasciare che sia".
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