Recensione big fish - le storie di una vita incredibile
Recensione a cura di fromlucca
Su questo film di Tim Burton si è scritto molto. Personalmente lo trovo un film entusiasmante e fuori dal comune, una storia che deve anche trovare tempo per "decantare" nello spettatore, appena uscito dal cinema.
Non ero prima di Big Fish un estimatore del regista, se pur riconoscevo nel suo modo di fare cinema un tocco personalissimo, tendente a tonalità "gotiche, scure, favolistiche".
Un tocco perso forse solo in alcuni episodi come "Il Pianeta delle scimmie" (non fosse per la biondona Estella Warren, ricordo il film molto vagamente).
Big Fish, riprende una storia simile al premiato "Le invasioni barbariche", anche esso un gran film, dai grandi temi, ma sicuramente trattati in maniera più esplicita che nel film di Tim Burton.
Un padre di famiglia è morente, e al suo capezzale accorrono i suoi cari: moglie figlio, ecc...
Il contrasto tra padre e figlio è presente in entrambe i film e fa da filo conduttore.
Edward Bloom, il padre protagonista in Big Fish, ripercorre la sua vita narrandola con storie fantastiche, come ha sempre sostenuto, in cui non si percepisce dove realtà e fantasia hanno un confine. Il figlio, che lo ascolta, è invece nauseato dai racconti del padre subiti fin dall'infanzia, dove si susseguono giganti, pesci sproporzionati, streghe, azioni militari impossibili, ecc...
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