venerdì 13 luglio 2007

Recensione MANHATTAN

Recensione manhattan




Regia di Woody Allen con Woody Allen, Diane Keaton, Michael Murphy, Mariel Hemingway, Meryl Streep

Recensione a cura di Terry Malloy (voto: 10,0)

Insieme ad "Annie Hall" ed "Hannah e le sue sorelle", "Manhattan" forma una triade di commedie indimenticabili e meravigliose firmate Woody Allen.
Lo stile è inconfondibile, ma in ognuna di queste si notano molteplici differenze tantochè spesso sorgono divergenze al momento di stabilire quale sia il vero capolavoro del grande regista.

Mentre "Io e Annie" inevitabilmente assume maggiore importanza storica perché rappresenta la nascita della commedia alleniana e in "Hannah e le sue sorelle" la presenza di Allen si sacrifichi in favore dell'intelligenza della storia consentendogli di raggiunge l'apice di maturazione artistica (insieme a "Crimini e Misfatti"), "Manhattan" si pone come un film molto esclusivo e intimo, estremamente personale con cui il regista omaggia la sua città, New York e la sua cultura improntandolo in minor misura sulle sue tematiche consuete, maggiormente invece sulla sua figura con una particolare attenzione alla qualità visiva e alle inquadrature, mai notata prima.
È proprio questo il punto di forza del film, la maestria raggiunta da Allen alla regia è sbalorditiva, questa è indubbiamente la sua opera più raffinata dove l'utilizzo della macchina da presa è curatissimo e l'armonia fra gli elementi del film è perfetta.

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