venerdì 6 luglio 2007

Recensione UN UOMO DA MARCIAPIEDE

Recensione un uomo da marciapiede




Regia di John Schlesinger con Dustin Hoffman, Jon Voight, Sylvia Miles, John McGiver, Brenda Vaccaro, Barnard Hughes

Recensione a cura di thohà (voto: 9,0)

John Schlesinger, regista inglese di film che si possono annoverare ormai tra i classici, piccoli e grandi capolavori, come "Il maratoneta", "Domenica maledetta domenica", esce nel 1969, con questo bellissimo film tratto dal libro: "Cowboy di mezzanotte" di James Leo Herlihy. All'epoca, deve avere destato scalpore, dato l'argomento scottante e certamente non convenzionale: la prostituzione maschile. Non si dimentichi che era l'epoca del Vetnam, di Kennedy e dei figli dei fiori.

Joe Buck (Jon Voight) un ragazzo giovane ed attraente; tutto incomincia con la sua partenza: abito in pelle e frange, stivali con tacco, cappello, valigia foderata di vacca pezzata bianca e marrone, chewingum, aria spavalda e un lungo, lungo viaggio in pullman verso la Grande Mela. Una volta arrivato, l'idea è appunto di proporsi come stallone a donne ricche e sole, disposte a pagarlo. Ben presto si scontrerà con una dura realtà e niente andrà come lui sperava. Centrale, nella storia, è l'incontro con Rico (Dustin Hoffman, detto Sozzo), un piccolo ladruncolo italo-americano, un emarginato, claudicante ed affetto da tisi, con il quale Joe intraprenderà un percorso parallelo di perdizione e di redenzione che approderà ad un'amicizia forte e sincera.
Schlesinger punta sull'amicizia come leit motiv per un'accusa severa del sistema americano, mostrandoci la cruda disillusione delle sue false promesse, a quei tempi vera e propria fede per chi desiderava cambiare vita. Il sogno di Joe dapprima sbiadisce, fino a spegnersi del tutto a contatto con l'allucinante realtà dei sobborghi di New York, brutalmente raccontata per la prima volta in un film e a contatto con l'amico, riflesso di se stesso, simbolo di emarginazione e fallimento. La loro amicizia, nata per convenienza, si rafforza lungo il comune cammino che avrà un triste epilogo per uno di loro e l'acquisizione di una nuova consapevolezza per l'altro.

[...]

Leggi la recensione completa del film UN UOMO DA MARCIAPIEDE su filmscoop.it

Nessun commento: