lunedì 10 febbraio 2014

Recensione 12 ANNI SCHIAVO

Recensione 12 anni schiavo




Regia di Steve McQueen con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Brad Pitt, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Sarah Paulson, Paul Giamatti, Lupita Nyong'o, Garret Dillahunt, Taran Killam, Michael Kenneth Williams, Alfre Woodard, Chris Chalk, Dwight Henry, Scoot McNairy

Recensione a cura di JackR

Negli anni immediatamente precedenti la Guerra civile americana, Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor) è un cittadino di colore, apprezzato musicista, padre di due figli e marito devoto. Durante un viaggio di lavoro della moglie Anne, Solomon accetta un contratto per un breve spettacolo itinerante, che da Saratoga lo conduce fino a Washington. Giunto in città, Solomon viene drogato dai suoi compagni, imprigionato e venduto come schiavo. Privato della sua libertà e della sua identità, Northup, ribattezzato Platt dai commercianti di schiavi, viene a contatto con la terribile realtà degli stati schiavisti e delle piantagioni di cotone. Le sue doti e la sua cultura si rivelano un'arma a doppio taglio, esponendolo spesso a pericoli gravissimi. Per un alterco con un dipendente del suo primo padrone, il reverendo Ford (Benedict Cumberbatch), Platt viene venduto a Epps (Micheal Fassbender), famoso per essere durissimo con i suoi schiavi, che vengono frustati se non raccolgono abbastanza cotone e che sono trattati alla stregua di bestie dal padrone e da sua moglie. Per Platt la speranza di tornare a casa è sempre meno forte, finché nella tenuta di Epps non arriva Bass (Brad Pitt), un carpentiere abolizionista, che si rivela l'unica possibilità di far tornare Solomon Northup dai suoi cari, dopo dodici anni di schiavitù.

La terribile vicenda (realmente accaduta) di Solomon Northup è stata raccontata dallo stesso protagonista nel libro "12 Anni Schiavo", pubblicato nel 1853. Di Northup, uno dei pochi neri rapiti ad aver fatto ritorno alla condizione di uomo libero, si sa poco altro: divenne famoso, lottò per l'abolizione della schiavitù, non riuscì ad ottenere giustizia nei confronti di chi lo aveva rapito e venduto. I cartelli alla fine del film spiegano che le circostanze della sua morte non sono note. Alcune fonti sostengono persino che sia stato nuovamente rapito e riportato al Sud, oppure semplicemente ucciso.

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