Recensione terminator 3 - le macchine ribelli
Recensione a cura di stefano76 (voto: 6,0)
Terzo capitolo della saga action-fantascientifica creata da Cameron, esordio nel lontano 1984 con il primo Terminator, seguito nel 1991 da Terminator 2 - Il giorno del giudizio. Si tratta certamente di una saga di culto, entrata nell'immaginario cinematografico grazie ad una trama originale e alla potenza delle immagini di Cameron, ad effetti speciali sempre innovativi e naturalmente ad Arnold Schwarzenegger, che grazie al personaggio di Terminator è divenuto negli anni '80 una vera icona del cinema d'azione.
Il 2003, a distanza di dodici anni, ci riporta dunque nelle atmosfere apocalittiche della serie con questo Terminator 3 - Le macchine ribelli, pellicola attesissima e che ha destato la curiosità dei fans di Schwarzenegger, ritrovatosi sul set a 56 anni d'età a interpretare di nuovo il T-800.
La trama cerca di ricollegarsi al secondo film, e ci propone la situazione successiva a quegli eventi: John Connor (Nick Sthal), ormai adulto, dopo la morte di sua madre, vive nell'underground cittadina, ridotto a ladruncolo costretto a rubare per sfamarsi. Non ha un nome, non ha documenti, non è registrato da nessuna parte, il tutto per evitare che i suoi nemici del futuro possano localizzarlo. Ma al proprio destino non si sfugge: un altro terribile cyborg, il TX (Kristanna Loken) questa volta dalle sembianze femminili, viene di nuovo catapultato nel passato allo scopo di individuare e uccidere John Connor e i suoi futuri luogotenenti della Resistenza contro le macchine. Ma anche questa volta, un altro cyborg del vecchio modello T-800 (Arnold Schwarzenegger) viene inviato dalla Resistenza allo scopo di proteggere John Connor...
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