Recensione l'urlo di chen terrorizza anche l'occidente
Recensione a cura di Anakin
"L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente" è uscito a Hong Kong con il titolo inglese "The way of the Dragon" e quello cinese "Menglong guojiang" che tradotto significa "Il Drago feroce attraversa le acque". Ambientato nella nostra Capitale, si tratta del terzo film di Bruce Lee come protagonista e, per la prima volta, è lui stesso a prendere le redini della regia e della sceneggiatura, in quanto erano ormai incrinati i rapporti col regista Lo Wei, dopo il loro secondo film, a causa di divergenze d'opinioni.
Le differenze di sceneggiatura, rispetto alle precedenti pellicole, si notano immediatamente. Nei film diretti da Lo Wei, Bruce Lee interpreta un eroe che si ritrova a combattere quasi suo malgrado e che alla fine riesce a fare giustizia, ma pagandone il prezzo.
In "The way of the Dragon", invece, si evitano arzigogoli e la storia si semplifica ulteriormente: Bruce Lee interpreta l'eroe venuto appositamente dalla Cina per aiutare i suoi cugini, proprietari di un ristorante a Roma, perseguitati da un'improbabile gang "americanizzata". E lo farà a colpi di kung fu!
Questo film si distingue dai precedenti anche per la presenza di situazioni comiche, come quella iniziale in cui il personaggio interpretato da Lee ordina per sbaglio cinque passati di verdura!
Il protagonista, nell'edizione italiana, viene chiamato Chen, come nei precedenti film. In realtà i tre personaggi non hanno niente a che fare l'uno con l'altro e nel terzo film Bruce Lee interpreta un imbranato cinese provinciale, che nell'edizione originale si chiama Tang Lung. Questo personaggio sarebbe dovuto comparire in altri film, sempre in giro per il mondo, ma la prematura scomparsa del celeberrimo attore ha limitato Tang a quest'unica apparizione...
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