Recensione mosquito coast
Recensione a cura di Pasionaria (voto: 8,0)
Pare strano agli estimatori di Peter Weir che "Mosquito coast" sia generalmente ritenuto l'unico flop del grande regista australiano. Eppure in esso ritornano puntuali e coerenti I temi tanto cari all'autore, già trattati in altri suoi film di successo, qui forse sviluppati in modo più freddo e meno coinvolgente, non per questo meno interessante.
Probabilmente per chi non riconosce le connotazioni insite nel linguaggio cinematografico di Peter Weir risulta difficile digerire la storia narrata da "Mosquito", dove le tematiche weiriane si aggrovigliano ed è facile sentirsi disorientati.
D'altronde il regista stesso ha definito questo suo lavoro "una rivoluzione culturale individuale" volendo esprimere così il desiderio di "estraniarsi dal filone dominante della cinematografia americana con contenuti il più possibile anticonvenzionali". In effetti non si può dire che il film decanti le imprese di una famiglia di pionieri americani nel tipico stile hollywoodiano, forse per questo il prodotto non ha soddisfatto le aspettative del pubblico, sancendo lo scarso successo commerciale.
Oltre a ciò, la delusione la si può imputare alla scelta dell'attore protagonista: un Harrison Ford uscito fresco fresco dal successo di Indiana Jones, eroe positivo, simpatico e soprattutto vincente. Scelta non casuale questa del regista, che ama stravolgere I ruoli canonici degli attori più popolari e che ingaggiò il "personaggio" Ford un anno prima per il fortunato "Witness", senza tuttavia snaturarne del tutto le peculiarità.
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