Regia di
Kevin Costner con Kevin Costner, Robert Duvall, Annette Bening, Michael Gambon, Abraham Benrubi, Diego Luna, James Russo
Recensione a cura di requiem
"Open Range" è il nuovo film di Kevin Costner. Da sempre amante del genere, Costner ancora una volta, si dedica al western, sbattendosene altamente delle mode hollywoodiane di oggi, e cercando a tutti i costi di riportare in vita un genere morto da anni. In effetti se guardiamo all'ultimo periodo, i western girati sono pochissimi, e quelli recenti non si rifanno certo ai classici di Hawks, Ford o Mann (Anthony), ma sempre si ispirano al sottogenere che possiamo chiamare crepuscolare, che nacque da "Il mucchio selvaggio" e si sviluppò negli anni '70, e in quelli successivi, fino al grande "Gli spietati" di Clint Eastwood, vero capolavoro, che sembrava aver un po' chiuso definitivamente il discorso sul western.
Dopo il film di Eastwood, pellicole dello stesso genere sono davvero pochissime, e forse l'unica decente è quella di John Badham "The jackbull" (che comunque è un film per la televisione), realizzato pochissimi anni fa. Poi più niente.
D'altra parte considerando che il pubblico vuole vedere sempre più effetti speciali, tanta azione e pochi sentimenti, girare un film western oggi risulta sempre abbastanza rischioso per i produttori.
Eppure Costner è da sempre innamorato del genere. Già quando era ragazzo aveva partecipato a "Silverado", di Larry Kasdan, che è forse uno degli ultimissimi di ispirazione classica, e con risultati anche abbastanza buoni. Poi nel '90 diresse e interpretò "Balla coi lupi", film epico-avventuroso sugli indiani d'America, con risposte molto positive sia da parte della critica che del botteghino. Il film fu un'enorme successo e vinse anche un sacco di premi Oscar.
Successivamente l'attore regista incominciò ad avere un bel po' di problemi con le produzioni e con gli incassi. Anche altre delle sue pellicole successive comunque, seppur con risultati alterni, assomigliano in maniera più o meno velata a western. Infine l'anno scorso ha diretto "Terra di Confine".
La storia è abbastanza classica, e non presenta particolari originalità: ci sono un gruppo di 4 mandriani che si trovano a passare sulla terra di un ricco e dispotico proprietario terriero, il quale, con il suo esercito di killer, incomincia a dare grossi problemi ai protagonisti. Uno viene assassinato brutalmente e un altro ferito in maniera grave. Gli altri due, Boss, con una certa età sulle spalle (Robert Duvall), e Charley (Kevin Costner), ex-pistolero, dal passato misterioso, decidono quindi di regolare i conti.
Nel film c'è anche una bella donna (Annette Bening), che li aiuta e di cui Charley si innamorerà. La storia, come possiamo vedere, è abbastanza classica.
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