Recensione aliens - scontro finale
Recensione a cura di anyskywalker
La pellicola diretta da James Cameron inizia come diretto continuo dell'episodio precedente, con il tenente Ellen Ripley alla deriva nello spazio da 57 anni. Il suo viaggio termina quando viene ritrovata da una squadra di salvataggio che la ospita per alcuni giorni in pieno riposo e tranquillità. Ma gli incubi del tenete Ripley continuano in quanto ogni notte si sveglia completamente bagnata a causa di sogni ricorrenti che riguardano lo strano "caso" avvenuto sulla Nostromo decenni prima. Ripley cerca invano di di spiegare il tutto alla compagnia per cui ha lavorato e decide di cambiare itinerario lavorando in un box di carico. Il caso vuole che sul pianeta Acheron o LV426 come dir si voglia vivano alcune famiglie, che lavorano a dei depuratori per rendere l'aria respirabile, ma d'improvviso tutti i collegamenti con questi ultimi vengono persi dalla compagnia per cui il tenete Ripley lavorava. Da qui a poco saranno inviati su LV426 una squadra di Marines guidata da un agente della compagnia Burke, il quale dopo grandi sforzi riuscirà a convicere il tenente Ripley a tornare su LV426 per divenire cosulente per la missione.
Una volta arrivati sul pianeta i Marines in un primo momento non trovano nulla, ma poi con una ricerca più approfondita vengono ritrovati i corpi dei coloni chiusi in dei bozzoli, con gli embrioni di xenomorfo impiantati nel petto. Tra di loro c'è anche una piccola superstite, Newt, che il tenete Ripley porterà con sè. Ma scappare via da quel pianeta non è cosa facile, neanche per dei Marines, che loro malgrado scoprono che la zona è infestata da xenomorfi che hanno distrutto (se pur involontariamente) la loro navetta per andare via. Solo l'androide che di norma fa parte dell'equipaggio può sincronizzarsi con la base per far inviare una navetta di salvataggio, ma il tempo richiesto per effettuare quest'operazione richiede circa 4 ore. Troppe per soprvavvivere su un pianeta come LV426. Comincia cosi una decimazione dei già pochi Marines che ne vedrà superstite solo uno, il maggiore Hics, insieme al tenete Ripley, la piccola Newt e l'androide Bishop che nel frattempo sta sincronizzando la navetta di salvataggio. Arrivata la navetta la via per arrivare al punto per imbarcarsi non è facile, e durante questo tragitto la piccola Newt vine "rapita" dagli xenomorfi, che la consegnano alla loro regina. Ripley avrà il coraggio di affrontare la regina da sola e di scappare con Newt sulla navetta insieme ad Hics (ferito in uno scontro faccia a faccia con un alieno) e a Bishop. Arrivati alla base, mentre Ripley ringrazia Bishop quest'ultimo viene aggredito e fatto a pezzi dalla regina che si era nascosta sulla navetta di salvataggio, e che dopo Bishop è decisa ad uccidere Newt che scappa sotto una piccola grata del pavimento. Ripley nel frattempo prende un robot elevatore e comincia uno scontro faccia a faccia con la regina che culminerà con la sconfitta di quest'ultima.
Ci sono bei giochi di parole nel film, ad esempio Bishop (che in inglese vuol dire alfiere) viene ucciso dalla regina, quindi ricorda un po' gli scacchi. Lo scontro finale sembra ricordare 2 mamme che combattono per la vita dei propri figli.
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