Recensione sideways - in viaggio con jack
Recensione a cura di peucezia
Alexander Payne già noto per l'altro film minimalista A proposito di Schimdt con Jack Nicholson, ci regala questa perla di cinema americano "colto" valsogli il premio Oscar 2005 per la miglior sceneggiatura non originale.
Titolo assai indigesto per gli italofoni (è stato corretto non tradurlo perché in italiano suona all'incirca "a sghembo", "laterale" e non avrebbe avuto alcun senso per noi), attori del tutto sconosciuti: l'italoamericano Paul Giamatti (il barbuto Miles) e il biondo Thomas Haden Church (Jack), insieme all'asiatica Sandra Oh, già vista in Sotto il sole della Toscana, il film che aveva tutte le carte in regola per non "sfondare" nelle sale nostrane, è diventato invece un piccolo oggetto di culto.
All'apparenza si tratta di una storia piuttosto piatta, a metà tra i racconti di amicizia virile e le storie on the road, ma in realtà nasconde delle venature più profonde che vengono fuori via via e fanno capire che l'idea di andare a vedere questo film non è stata affatto malsana.
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