Recensione philomena
Recensione a cura di kowalsky (voto: 7,5)
Alter-ego cinematografico di Nick Hornby, impeccabile biografo non autorizzato di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra, raffinato traduttore di illustri classici letterari, ma anche coraggioso e dissacrante artefice di opere spiazzanti e crudeli ("My Beautiful Laundrette", "Rischiose abitudini", "Piccoli affari sporchi") o di importanti successi internazionali prodotti a Hollywood (soprattutto "Eroe per caso", "Le relazioni pericolose"), l'inglese Stephen Frears ha nel corso della sua lunga carriera centrato spesso l'obiettivo, merito di un cinema che, per quanto ancorato a certi stilemi albionici - vedi la dettagliata ricostruzione di un paese in costante equilibrio tra vizio e virtù (il teatro) - ha attinto talvolta nella sperimentazione visiva.
Per certi versi il suo cinema è affine a quello dell'americano di origine ebraica Sidney Lumet, e non a caso egli è stato artefice di un remake televisivo del celebre "A prova di errore".
L'Inghilterra di Frears è stata a modo suo la celebrazione di una nazione culturalmente importante e incostante, dalle commedie di Noel Coward ai drammi di Shakespeare, dai produttori musicali à la Brian Epstein al Free-cinema, dal punk alle vicende politiche e monarchiche che l'hanno dominata anche di recente.
"Philomena", tratto dalla vera storia di Philomena Lee e Micheal Hass raccontata in un libro dal giornalista Martin Sixsmith, si impone da subito per la straordinaria sceneggiatura, come del resto è stato notato al recente Festival del cinema di Venezia, dove - per quanto accolto con favore da critica e pubblico - è stato in parte disertato dai premi maggiori della competizione.
Premiato, non senza riserve, con il Queer Lion, non è certamente un film che parla apertamente di omosessualità, ma della libertà di scelta e forse per questo il suo idealismo appare forzato, o fuori tempo. E' il tipico film che più accentua la distanza tra realtà e cinema, maggiormente colpisce per l'empatia che riesce a catturare negli spettatori.
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