mercoledì 9 giugno 2004

Recensione MEMENTO

Recensione memento




Regia di Christopher Nolan con Guy Pearce, Carrie-Anne Moss, Joe Pantoliano, Mark Boone Junior, Stephen Tobolowsky, Callum Keith Rennie, Russ Fega, Harriet Sansom Harris, Larry Holden, Jorja Fox, Thomas Lennon, Marianne Muellerleile, Buzz Visconti, Kimberly Campbell

Recensione a cura di cash (voto: 9,0)

Ci sono film, che una volta usciti, visti e assorbiti, sono destinati a raccogliere valutazioni che valicano la normale soglia del giudizio, arrivando ad occupare zone che per altri sono semplicemente irraggiungibili. E' la zona destinata a ciò che col tempo diventerà un classico, un'opera per antonomasia, un titolo che inevitabilmente, prima o poi, si cita per mettere subito tutti d'accordo.
"Memento", timidamente uscito, a stento pubblicizzato, con addosso l'ombra di film che in apparenza avrebbero dovuto far incetta di spettatori, è da subito assurto a classico. Ha attraversato con noncuranza titoli che, all'apparenza, non avrebbero dovuto lasciargli che le briciole, centrando, di diritto, la tanto agognata Zona Classici, a sua volta gettando un'ombra così vasta da rendere piuttosto arduo l'ignorare questo film.

Non somiglia a nient'altro; non copia nient'altro; trasuda originalità, genialità e stile da tutti pori, rendendolo, di fatto, inimitabile. Non sarebbe pensabile il fare un film "alla memento": o lo si plagia, o lo si cita. Ma la sua unicità è tale da renderlo unico. Certo, rimaniamo sempre all'interno di un film di genere; più precisamente ci troviamo dalle parti del giallo/noir. Ma di un giallo assolutamente atipico.
Già, perché la prima sequenza che vediamo corrisponde alla fine della storia, con tanto di vittima e omicida ben manifesti. Ecco uno dei primi punti di rottura che "Memento" applica alla sua struttura: lo 'svelamento' precoce dell'assassinio ad opera del protagonista, il suo motivo di vendetta, la conclusione finale delle sue gesta. Cosa può rimanere quindi d interessante, si potrebbe obiettare? Non sarebbe la stessa cosa che vedere "I soliti sospetti" già essendo a conoscenza dei suoi fatidici ultimi trenta secondi?
Niente di più lontano dalla verità, perché subito dopo ci si rende conto che il film torna indietro e ci mostra ciò che è avvenuto immediatamente prima. "Memento" è, in effetti, un film la cui struttura è composta da blocchi temporalmente anomali, che scorrono alla rovescia, dalla fine verso l'inizio. E, attenzione, non si tratta di semplici flashback; non sono eventi evocati dalla narrazione di qualche personaggio, ancorata quindi al suo punto di vista, bensì lo stile che l'istanza narrante adotta per mostrarci la sua storia, facendo scorrere l'intreccio a ritroso.

[...]

Leggi la recensione completa del film MEMENTO su filmscoop.it

Nessun commento: