Recensione i diari della motocicletta
Recensione a cura di fromlucca
I "Diari della motocicletta" narra del viaggio, attraverso l'America Latina, fatto nel 1952 da due giovani ragazzi argentini su una vecchia moto, alla scoperta di ideali e avventure prima sognati solo leggendo libri di Salgari e autori simili.
Non tragga in inganno per vedere questo film, che uno dei due protagonisti è il futuro Che Guevara, fautore della prossima rivoluzione Cubana al fianco di Fidel Castro. Dell'adulto combattente, di Cuba, e di Fidel, non c'è traccia nel film: c'è invece traccia di un giovane pieno di entusiasmo, sognatore di ideali, prima spensierato poi confuso con l'impatto dei problemi che affliggono l'America Latina. Un affresco su questo vasto continente quindi, più che sul personaggio Che. Un film per tutti, indipendentemente dagli orientamenti politici, che purtroppo limitano spesso l'approfondimento della figura di questo giovane argentino, oggi forse più famoso ai giovani perché bell'ornamento sulle magliette, e disprezzato dalla controparte senza sapere che prima di un fucile ha avuto in mano la borsa di medico, girando per i lebbrosari, curando gente, con la sua fragilità dovuta all'asma.
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