Recensione regalo di natale
Recensione a cura di peucezia
Il film girato nel 1986, è da considerarsi uno dei gioielli della cinematografia italiana degli ultimi anni.
Dalla regia di Pupi Avati sempre puntuale e precisa all'interpretazione asciutta e lineare di ogni singolo attore tutto può considerarsi semplicemente perfetto.
Il titolo gioioso potrebbe far pensare a chi non conosce Avati ed il suo stile a uno di quei filmetti facili natalizi che hanno visto la luce proprio in quegli anni (pensiamo a "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina) invece il film è malinconico ed a tratti persino crudele e non ha davvero nulla a che fare con la festività religiosa.
Interessante versione italiana dei poker movies, il film, basato non sull'azione ma sull'inquadramento psicologico di ogni personaggio, è soprattutto una storia di solitudini e di amicizia tra uomini quasi al crepuscolo della vita e delle illusioni di gioventù, tematica questa spesso presente nella cinematografia avatiana (pensiamo ad esempio all'ultimo "Ma quando arrivano le ragazze?" anch'esso caratterizzato da un leit motiv a basso profilo, con un continuo bilanciamento tra quello che è e quello che sarebbe stato o anche a "Una gita scolastica", splendido caleidoscopio di illusioni giovanili sciolte nel corso di una giornata).
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