giovedì 3 novembre 2005

Recensione L'UOMO CHE NON C'ERA

Recensione l'uomo che non c'era




Regia di Joel Coen, Ethan Coen con Billy Bob Thornton, Frances McDormand, James Gandolfini, Michael Badalucco, Jon Polito, Tony Shalhoub, Katherine Borowitz, Scarlett Johansson

Recensione a cura di echec_fou

"Ed Crane (interpretato da un immenso, commovente Billy Bob Thornton) non può essere l'artefice dell'arguta trama di cui vorrebbe incolparlo la Pubblica Accusa, una trama, che lo vede coinvolto in prima persona nell'assassinio di "Big Dave" Brewster (James Gandolfini) e di Creighton Tolliver (Jon Polito) , senza contare le ovvie implicazioni nel suicidio dell'impeccabile Doris Crane (Frances McDorman), sua moglie. La trama congegnata dall'assassino è degna di una mente finissima e, a guardarlo bene in faccia, Ed non lo è proprio. Anzi, più lo si osserva e più si capisce la verità: Ed è un mediocre, Ed è un barbiere. Se avesse mai una colpa, forse è quella di non trovare posto in questa società. Ed è l'emblema dell'uomo dei nostri tempi, Ed è l'uomo che non c'è."
Questo il discorso con cui l'avvocato, "il migliore sulla piazza", tenta di sottrarre Ed Crane alla pena capitale, tentando di "gettare polvere negliocchi" alla giuria.

Il film di Joel e Ethan Coen ruota tutto intorno ad una famosa riflessione kantiana: la realtà, per il semplice fatto di essere osservata, muta il suo aspetto. Sembra anzi che questa nutra un sinistro gusto nel mettersi al riparo da ogni indagine su di essa, nascondendosi dietro una spessa coltre di apparenza, una barriera fatta di futilità e contingenza, impenetrabile allo sguardo umano.

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