giovedì 15 luglio 2010

Recensione FRATELLANZA - BROTHERHOOD

Recensione fratellanza - brotherhood




Regia di Nicolo Donato con Thure Lindhardt, David Dencik, Nicolas Bro, Morten Holst, Claus Flygare

Recensione a cura di Francesca Caruso

"Brotherhood" è stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2009 vincendo il Marc'Aurelio d'oro come Miglior film. L'opera del regista e sceneggiatore Nicolo Donato è raccontata con un'intensità, delicatezza e sensibilità come se ne vedono poche. Il regista riesce fin da subito a far entrare lo spettatore nel mondo che ha delineato per il suo eroe, facendolo conoscere attraverso i suoi occhi, il ragazzo sembra quasi dire di seguirlo nel suo percorso di vita.

A Lars viene negato l'avanzamento di carriera che gli era stato proposto; amareggiato dalla situazione, decide di lasciare l'esercito. Quando mette al corrente i suoi genitori della cosa, la madre sembra tutt'altro che soddisfatta e cerca di fargli cambiare idea. Il padre non proferisce parola. Invitato a casa di un amico, fa la conoscenza di due nazi. C'è subito un forte attrito fra di loro visto le opposte idee in cui credono, ma al capo Lars fa una buona impressione per la sua dialettica e per come usa il cervello. Gli viene proposto di diventare un membro della loro "confraternita"; dopo un iniziale rifiuto, Lars accetta. A casa la convivenza con i genitori diventa pesante, così va a vivere a casa di uno dei confratelli, Jimmy. Tra loro si instaura da subito una forte intesa, che si trasforma in amore. Questo va contro quello in cui crede il gruppo e i problemi non si faranno attendere.

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