venerdì 20 maggio 2011

Recensione FAHRENHEIT 9/11

Recensione fahrenheit 9/11




Regia di Michael Moore con Michael Moore

Recensione a cura di Mimmot

Nel 2004 il ciclone Michael Moore irrompe a Cannes e conquista una Palma d'oro politica in un festival molto politico, e la dedica "ai ragazzi in America e in Iraq, e a tutti coloro che soffrono per gli errori degli Stati Uniti"; dopo aver gridato alla giuria: "Ma cosa avete fatto? Avete fatto tutto questo per mettermi nei guai?" E in effetti il film (con la vittoria a Cannes) avrebbe potuto effettivamente metterlo nei guai, perchè racconta, con minuzia giornalistica, le bugie dell'amministrazione Bush e ne denuncia gli errori.

Perchè "per una bugia e tanti errori Bush ha portato l'America in guerra, per il petrolio e per le relazioni della sua famiglia ha mandato tanti giovani a morire".
Avrebbe potuto metterlo nei guai perchè il film è un implacabile atto d'accusa contro il presidente americano George W. Bush e i collaboratori che s'è portato alla Casa Bianca, dopo una vittoria elettorale non proprio limpidissima, che tanti dubbi sulla sua legittimità ha lasciato dietro di sé.
E non c'è neppure un fotogramma senza che quell'atto d'accusa non trovi una sua valida giustificazione.

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