Recensione il mondo di apu
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Recensione a cura di amterme63 (voto: 10,0)
I capolavori "Pather Panchali" e "Aparajito" ebbero coronamento nel 1959, quando il regista indiano Satyajit Ray girò "Apur Sansar" ("Il mondo di Apu"), completando la cosiddetta "Trilogia di Apu". A differenza dei film precedenti, quest'ultimo si concentra più che altro su temi di natura esistenzialista, e in special modo sul contrasto fra sogni e aspirazioni da una parte e responsabilità e doveri dall'altra.
Ray in pochissimi anni era riuscito ad acquisire grande esperienza cinematografica, rivelando grande capacità e finezza nell'esprimere tramite la mdp l'animo e i sentimenti delle persone. "Il mondo di Apu", oltre a conservare la spontaneità, la naturalezza e la verità dei film precedenti, incanta per la preparazione e lo studio della messa in scena, per l'attenzione alle espressioni dei personaggi, come pure per l'uso attento dei tempi di svolgimento.
Ogni inquadratura, ogni particolare scenografico è curato nei minimi dettagli. Ne viene fuori un film compatto, concentrato, espressivo che prende, coinvolge, emoziona, nonostante la lentezza scenica e la povertà di dialoghi. E' l'emozione che scaturisce dalla visione che comunque supplisce a tutto.
L'opera ha la sua degna conclusione nella scena finale, fra le più belle e intense che siano mai state girate.
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