Recensione immaturi
Recensione a cura di peucezia
Secondo film del regista Paolo Genovese, "Immaturi" sdogana un incubo comune a molti: l'annullamento dell'esame di maturità e l'obbligo a rifarlo come allegoria di un passato irrisolto che ritorna e del sottile confine che divide gli anni spensierati dell'adolescenza e quelli destinati a essere più concreti della vita attiva o matura.
Protagonisti del film un gruppo di quasi quarantenni ex amiconi al tempo del liceo, irrisolti e immaturi quasi quanto gli attuali diciottenni: c'è lo psichiatra infantile sulla carta appagato sentimentalmente e professionalmente che entra in crisi quando la compagna gli annuncia la sua imminente paternità; c'è la chef in terapia per presunta ninfomania; c'è il mammone attaccato al suo lettino a castello e ai pranzetti con papà e mammà; il dj radiofonico che s'inventa moglie e figlio pur di non avere una famiglia reale con la donna che ama; c'è la divorziata in carriera con una figlia bambina più saggia e determinata di lei.
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