Recensione mr. beaver
Recensione a cura di Giordano Biagio
Walter Black (Mel Gibson) ha diretto la sua industria di giocattoli e ottemperato ai doveri verso la sua famiglia fino a quando la depressione non si è manifestata in tutta la sua forza, piegandolo a pensieri ossessivi, a volte deliranti. Il male lo ha fatto cadere in una totale paralisi, annullando la sua volontà di agire verso l'esterno. Il sociale, gli altri, tutto ciò che rende normale la vita quotidiana si è dissolto. La depressione gli ha tolto progressivamente ogni soddisfazione di vivere e di comunicare facendolo regredire in zone dell'inconscio più profonde vicine alla sfera primaria dove è facile provare sensazioni magiche e un onirico godimento di immagini-sogno, tra la visione e l'abbaglio.
La moglie Meredith (Jodie Foster) lo ha accudito finché aveva energie sufficienti per farlo, poi, affranta dai ripetuti risultati negativi ha costretto il marito, a scelte diverse, allontanandolo da casa con l'approvazione del figlio maggiore Porter che ha poca stima del padre.
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