giovedì 24 gennaio 2013

Recensione IN DARKNESS

Recensione in darkness




Regia di Agnieszka Holland con Robert Wieckiewicz, Benno Fürmann, Maria Schrader, Herbert Knaup, Agnieszka Grochowska

Recensione a cura di JackR

1941: Leopold Socha, ispettore fognario della città di Lwow (Leopoli), che arrotonda lo stipendio saccheggiando le case degli ebrei deportati, scopre un gruppo di ebrei che riesce a sfuggire al massacro nazista del ghetto della città nascondendosi nelle fogne. Socha offre le sue conoscenze logistiche (e il suo silenzio) in cambio di soldi, ma le cose ben presto si complicano e le scelte di Socha diventano sempre più difficili e pericolose...

E' ancora necessario girare un film sull'Olocausto? Probabilmente no, dal punto di vista storico e documentaristico: tutto è stato raccontato più volte e in vario modo. I protagonisti della seconda guerra mondiale fanno ormai parte di un pantheon cinematografico che trascende i generi: da "Il Grande Dittatore" a "I predatori dell'Arca Perduta", da "La Vita è Bella" a "Il Pianista" e " Inglourious Basterds". Oltre alla necessità di testimoniare e tramandare, c'entra sicuramente un'espiazione infinita che l'Occidente deve scontare nei confronti dell'Olocausto, c'entra l'enorme quantità di talenti ebrei prestati alle arti e in particolare al cinema (non solo in qualità di autori), c'entra la cultura americana che ha trovato nei Nazisti (storicamente veri o di fiction) i perfetti villain da quando è diventato scorretto politicamente dipingere come tali gli Indiani d'America.

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