giovedì 17 gennaio 2013

Recensione VITA DI PI

Recensione vita di pi




Regia di Ang Lee con Suraj Sharma, Rafe Spall, Irrfan Khan, Gérard Depardieu, Tabu, Adil Hussain, Ayush Tandon

Recensione a cura di Paolo Ferretti De Luca aka ferro84 (voto: 8,0)

Da qualche anno, tra i grandi autori del cinema contemporaneo, sembra essere tornato di moda il soggetto dell'indagine teologica. Raramente si è riusciti a produrre film compiuti sull'argomento soprattutto quando più che soffermarsi su questioni religiose, si è preferito spingersi su concetti escatologici o metafisici. Forse l'unico esempio di film capace di affrontare in modo esaustivo argomenti tanto spinosi è stato "2001 Odissea nello spazio" mentre ultimi esempi di cinema di genere li abbiamo avuti con "The Tree of life" di Terrence Malick o "The Fountain" di Aronofsky. Se Malick si interrogava più su questioni di morale, "The Fountain" cerca un punto d'unione della metafisica trascendentale con risultati non sempre all'altezza delle aspettative.
Yann Martel con il romanzo "Vita di Pi" è riuscito dove in molti hanno fallito, ovvero, depurando il suo romanzo da qualsiasi speculazione religiosa o di morale, ha scelto una storia semplicissima a valore altamente simbolico per provare a dare la risposta al quesito più vecchio del mondo: "Dio esiste?".

Vincitore premio Brooker Prize del 2002, adottato come libro di testo nelle scuole canadesi, "Vita di Pi" ha venduto circa 9 milioni di copie diventando uno dei più grandi best seller planetari degli ultimi anni.
Premesso che il libro di Yann Martel non entrerà nella storia della letteratura mondiale ma al massimo potrà ritagliarsi un posticino sugli scaffali di qualche libreria, Martel riesce a confezionare un dignitosissimo romanzo grazie ad alcuni felici intuizioni. "Vita di Pi" è un romanzo che si caratterizza per essere una perfetta fusione di storie già raccontante da autori come Edgar Allan Poe ("Storia di Arthur Gordon Pym") nonché di Moacyr Scliar in "Piccola guida per naufraghi con giaguaro e senza sestante" richiamato addirittura dall'autore nel testo dell'opera. Senza contare che le storie di naufragi né è piena la letteratura, da Robison Crusoe passando per i romanzi di Salgari, si può concludere che "Life of Pi" è una perfetta fusione di romanzi già scritti a cui vi si aggiunge però grande metafora esistenziale.
Martel, pur provando a suggerire più di quello che dice, rinuncia a qualsiasi speculazione su questioni di morale o di valore ma, tramite la semplicità della sua storia, riesce a presentare gli aspetti più duri della realtà e la speranza, che abbiamo tutti, che esista qualcosa di buono che ci guidi.

[...]

Leggi la recensione completa del film VITA DI PI su filmscoop.it

Nessun commento: