lunedì 11 marzo 2013

Recensione IL GRANDE E POTENTE OZ

Recensione il grande e potente oz




Regia di Sam Raimi con Mila Kunis, James Franco, Rachel Weisz, Michelle Williams, Abigail Spencer, Joey King, Zach Braff, Martin Klebba, Ted Raimi, Bill Cobbs, Tony Cox, Tim Holmes, Toni Wynne, Dennis Kleinsmith, Ron Causey, Steve Forbes, Wayne Brinston, Phillip Huber

Recensione a cura di JackR

Oscar Diggs (James Franco), illusionista di un circo ambulante, sogna di lasciare il grigiore del Kansas e diventare un grande uomo, ma si accontenta di adescare giovani donne ingenue e allestire spettacoli di magia. Costretto a scappare dalle ire del forzuto del circo, Oscar viene trascinato da un ciclone ad Oz, dove la strega Theodora (Mila Kunis) lo accoglie come il Mago che, secondo la profezia, sarebbe arrivato da lontano per reclamare il trono del regno. Oscar, affascinato dalla bella strega e dalla promessa del tesoro reale, decide di stare al gioco, seduce Theodora e le promette di farla regina.
Giunto alla città di Smeraldo, Oscar incontra Evanora, reggente al trono di Oz e sorella di Theodora, che lo informa che esiste una prova da superare: rubare e distruggere la bacchetta della Strega Cattiva, bandita dalla Città di Smeraldo per aver ucciso il vecchio re. Pur riluttante, Oscar acconsente e - giunto in presenza della strega - scopre che Evanora non ha detto tutta la verità e che le cose ad Oz non sono come sembrano. Nel frattempo Theodora, accecata dal dolore per l'inganno di Oscar prende una terribile decisione…

Nel 1939 la Warner Bros. adatta il libro di L. Frank Baum "The Wonderful Wizard of Oz" in un musical destinato a diventare leggendario: "The Wizard of Oz", con Judy Garland, è uno dei capolavori immortali del cinema e in America, dove è divenuto parte integrante della cultura popolare, al pari di Elvis Presley e "Star Wars", la sua eredità si manifesta in continui revival - su tutti, il musical "Wicked" - una produzione sconfinata di gadget a tema, citazioni e omaggi in diverse altre opere (l'ultima, in "", quando Capitan America afferma di aver colto la citazione sulle Scimmie Volanti).
L'adattamento della Warner presenta sostanziali modifiche alla storia e ai personaggi e l'iconografia del film è diventata, nella cultura popolare, quella definitiva, sostituendo quella originale di Baum come accaduto forse solo nel caso di "Biancaneve" di Walt Disney.

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