Recensione il viaggio della sposa
Recensione a cura di peucezia
Primo e unico film in costume diretto e interpretato da Sergio Rubini, "Il viaggio della sposa" (1997) è ambientato nell'Italia meridionale del Seicento sotto la dominazione aragonese.
La protagonista femminile, la nobile Porzia (primo ruolo importante per Giovanna Mezzogiorno) ha finora vissuto in un convento di suore che le hanno dato una cultura superiore rispetto a quella della maggior parte delle donne del tempo, anche di pari rango, perché il suo promesso sposo, il signore di Conversano, ama le belle lettere e gli studi scientifici.
La storia, che è girata prevalentemente in esterni privilegiando la Puglia (dalla città di Conversano alle campagne delle Murge) ma anche in Campania e in Abruzzo, ruota intorno al viaggio che la ragazza affronta per andare incontro al suo futuro marito, tra i mille pericoli che qualsiasi viandante era costretto ad affrontare a quel tempo ma, come tutte le storie "on the road" di ogni epoca, è anche una storia di formazione perché, nel percorso tra il convento e Conversano, la giovane Porzia ha modo di maturare e di confrontarsi con realtà differenti per scoprire che il male può travestirsi da bene e viceversa.
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