Recensione la citta' proibita
Recensione a cura di Mimmot
Costruita a partire dal 1406, la Città Proibita è stata per cinque secoli la reggia degli imperatori cinesi, da Yong Le, della dinastia Ming, fino a PuYi, l'ultimo imperatore, deposto nel 1911 a seguito di una rivolta popolare.
Complesso architettonico grandioso, la Città Proibita è una città nella città, con i suoi 720.000 mq di superficie ed un numero straordinario di stanze, corridoi, cortili, al cui interno, l'Imperatore-Dio viveva protetto da alte mura color rosso sangue, circondato da opere d'arte, marmi, stucchi, statue bronzee da favola, che riflettevano il potere assoluto e il ruolo cosmico del "figlio del cielo".
E' in questo complesso di opulenza e segreti che Zangh Yimou ambienta il suo ultimo film, che conclude idealmente la trilogia d'amore e avventura iniziata nel 2003 con "Hero" e proseguita l'anno successivo con "La foresta dei pugnali volanti", e che esplicita inconfutabilmente la nostalgia del regista per una Cina dal passato millenario, nobilitato da una civiltà raffinatissima e crudele che la rivoluzione maoista, prima, e l'economia pseudo-capitalista, poi, hanno distrutto e cancellato.
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