Recensione zodiac
Recensione a cura di Carlo Baldacci Carli (voto: 7,5)
David Fincher ritorna al grande schermo, dopo aver superato la crisi cagionatagli dalla carneficina prodotta dalla distruzione delle Twin Towers nel corso dell'attacco terroristico del 2001. Durante quel giorno di settembre, egli stava ultimando la lavorazione di "Panic Room", che uscì nelle sale all'inizio del 2002, il solo film che separa "Fight Club" (1999) e "Zodiac". Era stato proprio il finale di "Fight Club" e le sue tristi analogie con la tragedia dell'undici settembre a precipitare l'autore in una profonda inquietudine.
Per il suo rientro, un rientro in grande stile, Fincher ha deciso di dirigere un film, che non si limita semplicemente a narrare una storia realmente accaduta, ma che si dimostra fin da subito una ricostruzione puntale e precisa di alcuni fatti di cronaca, che sconvolsero la baia di San Francisco a partire dalla fine degli anni sessanta.
"Zodiac" è tratto dal libro inchiesta scritto dal vignettista Robert Graysmith (cui è seguito anche un secondo libro intitolato "Zodiac unmasked") e ricostruisce con scrupolosa fedeltà storica e documentale le indagini relative ad alcuni violenti omicidi, che furono tutti attribuiti alla mano di un solo serial killer, che li rivendicò fornendo agli inquirenti dettagli che solo l'assassino poteva conoscere.
[...]
Leggi la recensione completa del film ZODIAC su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento