Recensione il processo
Recensione a cura di ULTRAVIOLENCE78 (voto: 8,5)
Quando Orson Welles decide di intraprendere la ambiziosa lavorazione de "Il processo" è già da tempo fuori dal sistema hollywoodiano della produzione, considerato da lui troppo mediocre per sostenere progetti di un notevole peso artistico e culturale; dopo il fallimento commerciale di "Macbeth" nessun produttore americano, infatti, è disposto ad investire un soldo nelle sue opere.
È il 1962 quando il regista di Kenosha inizia a lavorare sulla ardita e improba traduzione cinematografica di uno dei più cruciali e complessi romanzi del novecento: "Il processo" di Franz Kafka. Il film viene girato soprattutto in Francia ed in Iugoslavia, ma alcune sequenze sono ambientate al Palazzo di giustizia di Roma - noto col nome di "Palazzaccio" - che si prestava alla "mise-en-scene" per la sua imponente struttura. Il budget della produzione è esiguo, ma nonostante la scarsità di risorse finanziarie, Welles ha la possibilità di godere di quella necessaria libertà artistica, che invece le restrizioni della RKO - una delle major americane, tra gli anni '30 e '50, nel campo della industria cinematografica - gli impedivano di avere.
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