venerdì 28 novembre 2008

Recensione QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE

Recensione quattro matrimoni e un funerale




Regia di Mike Newell con Hugh Grant, Andie MacDowell, Kristin Scott Thomas, Simon Callow, Anna Chancellor

Recensione a cura di Debora P.

Quattro matrimoni e un funerale è stato giudicato come uno dei film meglio riusciti della produzione britannica e, probabilmente, il merito va alla sua originalissima sceneggiatura. Uscita nel 1994, questa brillante commedia romantica vede come protagonisti l'impacciato ragazzo inglese Charles, il suo "variopinto" gruppo di amici e Carrie, la scaltra americana di cui si innamora. Le vicende si srotolano in contesti ben precisi: quattro cerimonie nuziali ed un rito funebre, come si può palesemente dedurre dal titolo.

Il regista Mike Newell ha saputo donare a ciascun personaggio una propria personalità ben definita; ad esempio gli amici di Charles possiedono tutti un particolare estro che affascina lo spettatore: dalla profonda umanità di un omosessuale alla sincerità sfacciata di un sordomuto, tutti riescono a trovare un posto da "protagonista" nella storia.
Hugh Grant, reso famoso proprio dal personaggio di Charles, dovrebbe essere l'attore centrale, colui al quale tutto accade, ma in realtà rappresenta il punto di osservazione dei continui eventi che si susseguono; la sua infatuazione nei confronti dell'affascinante Carrie, interpretata da Andie MacDowell, fa "solo" da contorno.

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