venerdì 16 settembre 2011

Recensione QUANDO LA NOTTE

Recensione quando la notte




Regia di Cristina Comencini con Filippo Timi, Claudia Pandolfi, Thomas Trabacchi, Denis Fasolo, Michela Cescon, Manuela Mandracchia, Franco Trevisi

Recensione a cura di kowalsky (voto: 4,0)

Marina, madre di un vivace bambino di un anno, va a trascorrere con lui, lontana dal marito, un intero mese di vacanza in montagna. Incapace com'è di aderire al ruolo materno, quasi sopraffatta dal peso delle responsabilità e dalla difficoltà di crescere un figlio, cerca nella pace dei monti una soluzione alle sue inquietudini. E per questo affitta l'intero piano di una casa di proprietà di una rude guida alpina, Manfred (Filippo Timi), che odia le donne e non fa niente per nasconderlo, sopraffatto da un trauma infantile (lui e i suoi fratelli sono stati abbandonati dalla madre quand'erano piccoli). Infatti l'uomo cerca di evitare qualsiasi contatto con la sua "ospite", limitandosi ad ascoltarla quando parla al figlio o quando lo sgrida durante le sue notti insonni. Una sera, davanti all'ennesima sfuriata con il piccolo, accade un evento drammatico che improvvisamente avvicina Manfred a Marina. E tutto questo sarà l'inizio di un complesso rapporto di rivelazioni e sospetti che porta due persone dalle affinità lontanissime a odiarsi, ricattarsi e infine a costruire una sorta di complicità affettiva.

"E' un tema un po' tabù, io penso questo, ci sono quasi delle risate d'angoscia, e credo che sia la forza del film"
Cristina Comencini

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